Mattino – Formisano: “Il nuovo regolamento renderà il San Paolo un luogo più sicuro per tutti”

L'Head of Operations del Napoli ha provato a rispondere allo sciopero del tifo partito dalle curve che non hanno gradito il nuovo regolamento d'uso dell'impianto

Formisano sui rimborsi
Surreale, definisce il Mattino il clima che si vive da qualche tempo al San Paolo, pochissimi tifosi e curve vuote, senza cori e senza bandiere. La causa di questo abbandono non è da ricercarsi solo nella crisi di risultati, ma molto di più nell’applicazione del nuovo regolamento d’uso dello stadio che ha creato ben più di una polemica tra tifoseria e tifosi. Il Napoli e la Questura si sono messi d’impegno per far rispettare il nuovo regolamento d’uso dell’impianto di Fuorigrotta, cosa che non ha riscontarto l’approvazione dei gruppi ultras che hanno preferito abbandonare lo stadio

Alessandro Formisano, Head of Operations del Napoli, ha rilasciato un’intervista a tal proposito al Mattino

“Il nostro club applica, come tutte le squadre, gli obblighi di legge previsti per gli stadi con capienza superiore ai 7.500 posti. Il nuovo sistema di videosorveglianza, montato in occasioni delle Universiadi e gestito esclusivamente dalle forze dell’ordine, consente oggi un controllo dell’impianto maggiore e migliore, di quanto avveniva in passato. Il rispetto del regolamento d’uso dello stadio, che prevede per esempio di tenere le vie di fuga o le scale libere, oltre che obbligatorio per legge, è necessario, non solo per evitare sanzioni o provvedimenti restrittivi da parte degli organi di giustizia sportiva nazionale ed internazionale, ma anche per una questione di rispetto ed incolumità di tutti gli spettatori. La precipua applicazione del regolamento, e la graduazione delle eventuali sanzioni da parte degli organi competenti della questura, probabilmente richiederà del tempo per essere metabolizzato da tutti. Alla lunga questa applicazione del regolamento renderà lo stadio un luogo più sicuro ed accogliente per tutti, senza per questo escludere nessuno”.

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