Ancelotti: “Kean lo volevo al Napoli. Non è vero che ho allenato solo top club»

Prima conferenza stampa all'Everton: "Il club vuole costruire un nuovo stadio e questo significa che la società è molto ambiziosa"

oggi Everton-Arsenal

“Siamo buoni amici. Non so quale sia la sua idea per il futuro. Dovrei chiamarlo e magari lo farò. Se vuol venire a Liverpool per divertirsi venga pure, ma non per giocare”.

E così Carlo Ancelotti chiude le porte del suo nuovo Everton a Zlatan Ibrahimovic. E’ la prima conferenza stampa, di ritorno in Premier. E l’ex tecnico del Napoli parla della sua nuova avventura, e anche ovviamente di mercato. Di Kean, per esempio:

“Ho cercato di prenderlo prima che firmasse per l’Everton. E’ un giocatore fantastico, non dimentichiamoci che ha solo 19 anni. Dobbiamo aspettarlo e lavorarci, perché ha qualità top”.

L’Everton, perché:

“L’ambizione del club e la sua storia. La tradizione. L’atmosfera creata dai tifosi. E poi vogliamo migliorare, crescere e diventare una squadra migliore. Queste sonno le ragioni per cui ho scelto di essere qua Ieri è stato un bel giorno per me. Ho visto la squadra e mi sono fatto una prima idea. Oggi inizio a lavorare con tanta voglia, sono eccitato e voglio provare a fare del mio meglio per aiutare la squadra a migliorare, ad essere competitiva e a dare gioia ai tifosi. E’ tanto tempo che questa squadra non vince qualcosa, noi ci proveremo anche se ovviamente non è una cosa che si può fare dal giorno alla notte. Ma con idee e obiettivi chiari sono sicuro che possiamo migliorare. La squadra è buona, abbiamo un mix di giovani e giocatori esperti, quindi una buona base. Possiamo ovviamente migliorare, ma pra ci aspetta un periodo con partite importanti. Poi penseremo a come migliorare la rosa. Ora contano solo i risultati, poi penseremo a tutto il resto. Vogliamo essere competitivi in Premier League, questo credo sia già abbastanza. Dobbiamo crescere, il club vuole costruire un nuovo stadio e questo credo significhi che la società è molto ambiziosa”.

ancelotti Everton

La questione razzismo è di stretta attualità anche in Inghilterra.

“E’ un problema ovunque. L’anno scorso mi sono arrabbiato moltissimo quando Kalidou Koulibaly fu insultato a Milano. Dobbiamo essere forti. Il calcio non può permettere alla gente di comportarsi così. Ogni federazione del mondo deve lavorare su questo”

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