Il Napoli sa eseguire più spartiti. Per il gioco verticale servono nuovi interpreti
Il Napoli verticale di Ancelotti c'è e si vede. Ora, però, servono i calciatori in grado di produrre accelerazioni. In grado di assecondare questa idea di gioco.

Il Napoli verticale di Carlo Ancelotti c’è e si vede. La partita di Marsiglia ha mostrato tutta l’autorevolezza della squadra diretta in panchina da Carlo Ancelotti e anche sprazzi del gioco che vuole il tecnico emiliano di Reggiolo: ovvero una squadra che sia in grado di controllare e di far girare palla e poi di accelerare e andare in porta. La squadra di Ancelotti lo ha mostrato raramente, ma lo ha mostrato. Soprattutto, ha mostrato le sue grandi potenzialità. Ora, però, servono i calciatori in grado di produrre delle accelerazioni. Giocatori che siano in grado di assecondare questa idea di gioco ancelottiana. Oggi il presidente del Napoli, Aurelio De Laurentiis, ha detto che il club partenopeo ha offerto tanto per provare a prendere Pépé sul mercato. Quindi è chiaro che il club di De Laurentiis voleva fortemente il giocatore ivoriano. Non a caso, il club azzurro sta cercando di portare tra le sue fila l’attaccante messicano Hirving Lozano. Il Napoli ha bisogno di calciatori in grado di strappare. E di giocatori in grado di far girare palla velocemente, come James.
Gli attaccanti presenti nella rosa del Napoli – tranne Younes, che stasera si è comportato molto bene – hanno attualmente altre caratteristiche. Soprattutto Arek Milik, rimasto stasera piuttosto in ombra. Lorenzo Insigne ha grande resistenza fisica, Dries Mertens produce accelerazioni ma questi interpreti non bastano. Il Napoli è una squadra che può interpretare più spartiti. Quello classico lo abbiamo visto in occasione del gol. Per l’altro, c’è bisogno decisamente di qualche nuovo interprete.