ilNapolista

E se dietro la conferenza stampa di Totti ci fossero le mire di Malagò sulla Roma?

Marco Mensurati, su Repubblica, racconta dei malumori a Trigoria e Boston. Il club pensa di segnalare alla Consob le parole di Totti. La posizione di Malagò desta dubbi

E se dietro la conferenza stampa di Totti ci fossero le mire di Malagò sulla Roma?

Su repubblica Marco Mensurati analizza alcuni aspetti della conferenza stampa tenuta ieri da Francesco Totti e li mette in relazione al futuro della proprietà della Roma. O meglio, alle mire che potrebbero essere sottese alle parole di Totti rispetto all’acquisizione del club da parte di altri soggetti. Come Malagò.

Le parole dell’ex capitano non hanno certo giovato alla Roma. Innanzitutto, da oggi in poi, scrive Mensurati, qualsiasi operazione di calciomercato sarà difficilissima:

“chi vorrebbe andare a lavorare in una polveriera?”

E poi nelle due ore successive allo sfogo di Totti è aumentato l’odio nei confronti della società che lo ha costretto a dimettersi e il titolo del club ha perso in Borsa il 3,78% per poi chiudere a +1,59%.

Molti, e non solo a Trigoria, pensano che il vero obiettivo di Totti fosse “di inviare un preavviso di sfratto agli americani”.

Già nell’inchiesta pubblicata a fine maggio, Repubblica raccontava degli “enormi appetiti” provocati a Roma dalla questione relativa alla costruzione di un nuovo stadio.

“Ieri, durante i 90 minuti di conferenza, l’impressione che questi appetiti abbiano finalmente trovato una loro espressione è stata a tratti molto forte”.

Tanto da spingere la Roma, con la sua nota in risposta a Totti, a chiarire che Pallotta non ha alcuna intenzione di vendere il club.

Ma a Boston e a Trigoria le parole di Totti hanno fatto arrabbiare. Si pensa addirittura di segnalarle alla Consob, per valutare eventuali profili di aggiotaggio.

Il sospetto che ci siano mire diverse da parte di Totti quando parla di possibile nuova proprietà e di un suo ritorno nel caso Pallotta andasse via, viene anche dalla posizione di Giovanni Malagò. Il presidente del Coni, in tutta la vicenda, non ha tenuto esattamente un profilo che si può definire basso.

“Storico amico del Capitano, grande tifoso romanista, il presidente (in uscita) del Coni sta da tempo lavorando per riposizionarsi”.

Repubblica scrive che in un’intervista rilasciata a Tuttosport la settimana scorsa, Malagò ha dichiarato:

“Non conosco un tifoso di calcio che non sogni di diventare il presidente della sua squadra”.

Il presidente ha poi chiarito ad amici e giornalisti che la sua era solo una battuta e ha dichiarato di non avere alcuna mira sul club giallorosso. Ieri ha addirittura detto che aveva sconsigliato a Totti di fare una conferenza stampa come quella che ha deciso di tenere.

“E però, se così stanno le cose, non si capisce allora come mai Malagò abbia deciso di contraddire nei fatti il suo stesso pensiero, ospitando nel suo studio il debriefing della conferenza stampa, per la quale aveva deciso di “prestare” all’ex capitano nientemeno che il Salone d’onore del Coni. Una scelta, quest’ultima, ostinatamente difesa da Malagò anche di fronte ai numerosi segnali di contrarietà arrivati nelle ultime ore dai vertici di Sport e Salute, l’ex Coni servizi Spa, già proprietaria della “Sala” nonché legata all’As Roma da un contratto di locazione dello Stadio Olimpico (valore 3,5 milioni di euro annui)”

ilnapolista © riproduzione riservata