Quella prima volta del Napoli in Galles (grazie a Pesaola)

Al tempo delle allegre compagnie azzurre, con Michelangelo Beato mani d’acciaio e Gaetano Masturzo un caffè per tutti nello spogliatoio del San Paolo, arrivò Bruno Pesaola mille-sigarette-mille a riportarci in serie A e addirittura in Europa vincendo la Coppa Italia, il Napoli iscritto alla Coppa delle coppe 1962-63. Non è che avessimo viaggiato molto fino […]

Al tempo delle allegre compagnie azzurre, con Michelangelo Beato mani d’acciaio e Gaetano Masturzo un caffè per tutti nello spogliatoio del San Paolo, arrivò Bruno Pesaola mille-sigarette-mille a riportarci in serie A e addirittura in Europa vincendo la Coppa Italia, il Napoli iscritto alla Coppa delle coppe 1962-63. Non è che avessimo viaggiato molto fino ad allora. Avevamo fatto una Coppa delle Alpi con Amadei, due partite e via.
Accidenti, ora eravamo nel secondo giro di elite del calcio europeo. Un debutto storico. E fu Galles a prima botta, dirottati a Bangor, cittadina a sud-ovest di Londra e poco sotto Liverpool che s’affacciava sul Canale di San Giorgio di fronte all’Irlanda. Una specie di Castellamare del Galles, però prestigiosa sede di musica classica.
Ci andammo col Petisso e con i guerrieri di quel tempo, Corelli e Girardo, Mariani e Ronzon, Rosario Rivellino e Molino, Cuman in porta, stella dell’equipe Humberto Rosa, l’argentino bislacco in prestito dalla Juventus, centravanti tascabile Giovannino Fanello di Pizzo Calabro, Juan Carlos Tacchi all’ala sinistra. Cominciavano a giocare in prima squadra Juliano e Montefusco. A Bangor beccammo 0-2. Ritorno a fine settembre 1962. I gallesi storditi dai 70mila del San Paolo e battuti 3-1 dai gol di Mariani, Tacchi e Fanello. Necessario la “bella” che ci regalò un indimenticabile viaggio a Londra, campo neutro designato. Era il 10 ottobre e fu la serata fantastica di Rosa che mise a segno una “doppietta” per il 2-1. Fu la volta che scoprimmo gli spogliarelli di Soho.
Quel Napoli filò sino ai quarti della Coppa delle coppe. Dopo avere superato gli ungheresi dell’Ujpest Dozsa (3-1 nella “bella” di Losanna” dopo due 1-1) perse lo spareggio di Marsiglia con l’Ofk di Belgrado (1-3).
Con lo Swansea il Galles ritorna nella storia del Napoli. Stavolta andremo nel sud del Paese, alla foce del fiume Tawe, magnifico porticciolo turistico, un po’ Mergellina ma molto meglio.
Lo Swansea partecipa alla Premier League. Attualmente con 20 punti (5 vittorie, 5 pareggi, 6 sconfitte) è a centro-classifica. Lo allena Michelino Laudrup.
E’ una squadra multinazionale con otto spagnoli nella “rosa”.
La formazione tipo (4-2-3-1) è composta da Vorm (Olanda); Rangel (Spagna), Williams (Galles), Amat (Spagna), Davies (Galles); De Guzman (Olanda), Canas (Spagna); Dyer (Inghilterra), Shelvey (Inghilterra), Hernandez (Spagna); Michu (Spagna).
I sorteggi dei sedicesimi di Europa League è stato il seguente per le italiane (il Napoli giocherà, la seconda partita in casa), andata il 20 febbraio, ritorno il 27:
Swansea (Galles)-Napoli
Juventus-Trabzonspor (Turchia)
Lazio-Kudogorets (Bulgaria)
Esbjerg (Danimarca)-Fiorentina.
Negli ottavi (13 e 20 marzo):
Vincente Swansea-Napoli contro vincente Porto-Eintracht Francoforte.
Vincente Juventus-Trabzospor contro vincente Esbjerg-Fiorentina.
Vincente Lazio-Ludogorets contro vicente Dinamo Kiev-Valencia.
MIMMO CARRATELLI

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