Caro Napoli, ci vuoi dire che cosa ha Hamsik?

La notizia corre sul web. Sono finiti (e da un po’) i tempi in cui le fonti d’informazione erano solo giornali e tv. E ieri la notizia del presunto infortunio di Hamsik peggiore del previsto (con almeno due mesi di stop) è partita dai social network. Dal gruppo Ultràmici. Stamattina è approdata su un quotidiano, […]

La notizia corre sul web. Sono finiti (e da un po’) i tempi in cui le fonti d’informazione erano solo giornali e tv. E ieri la notizia del presunto infortunio di Hamsik peggiore del previsto (con almeno due mesi di stop) è partita dai social network. Dal gruppo Ultràmici. Stamattina è approdata su un quotidiano, Tuttosport. Raffaele Auriemma scrive così: “Marek Hamsik salterà la sua terza partita dopo gli infausti dieci minuti giocato col Parma e le condizioni dello slovacco non sono rassicuranti. Marekiaro soffre di un’algodistrofia al secondo metatarso del piede sinistro. Lo slovacco può correre con scioltezza ma un calciatore con la sua patologia rischia parecchio. Si può arrivare alla frattura del piede, perché il suo infortunio è il frutto di una contusione rimediata in Nazionale ed un’altra botta ricevuta nello stesso punto in Napoli-Parma. Una frattura potrebbe portare Hamsik lontano dai campi di gioco per almeno tre mesi: per questo motivo Benitez sta aspettando certezze dallo staff medico per non correre un pericolo di questa portata”.

Tre mesi di stop, scrive. A questo punto il Napoli deve chiarire. Ancora una volta la società di Aurelio De Laurentiis (o forse sarebbe più corretto dire ditta individuale) mostra tutte le sue gravissime lacune in materia di comunicazione. Il Napoli si comporta mediaticamente come faceva il Cremlino ai tempi dell’Unione sovietica. Senza capire che, oggi, negare l’informazione si rivela un boomerang. O sei in grado di coprire una notizia, oppure ne esci con le ossa rotte. E non è certo un tweet isolato a invertire la rotta.

Il Napoli da giorni parla di nevrite. Evidentemente, a questo punto, non sarebbe nevrite. È stata sbagliata la diagnosi? Hanno sbagliato a farlo allenare sul dolore? O, più semplicemente, è tutto falso?

La comunicazione va guidata, altrimenti ti travolge. Il Napoli è reduce da due secche smentite (attraverso un semplice tweet) alla radio ufficiale, Kiss Kiss Napoli. E adesso sta gestendo malissimo il tam tam sull’infortunio al nostro capitano. Una notizia che, se vera, sarebbe gravissima. Per il Napoli e per Benitez, innanzitutto, che dovrebbero fare a meno del nostro uomo migliore. E poi per lo staff medico e per la società, visto il modo in cui la vicenda è stata gestita. Speriamo che presto i tifosi possano sapere che cosa sta succedendo.
Massimiliano Gallo

Correlate

La lezione di Benitez sull’autolesionismo di Napoli: «La città scelga se lamentarsi o sostenerci»

di - Se qualcuno fino a oggi poteva nutrire qualche dubbio sul reale pensiero di Rafa Benitez a proposito di Napoli e dell’ambiente napoletano, da oggi possiamo dire che qualsiasi dubbio può definirsi fugato. Nella inconsueta sede della Stazione Marittima, il tecnico spagnolo ha tenuto una conferenza stampa che ancora una volta è stata una sorta di […]

Friedkin

Il ritiro punitivo lasciamolo al Borgorosso Football Club

di - Diciamo la verità, questa vicenda del presunto ritiro del Napoli è stata una pagliacciata. Tanto ridicola quanto emblematica. Da qualsiasi angolatura la si inquadri, presenta imperfezioni. E imperfezioni, va da sé, è un eufemismo. A lungo assente, praticamente quasi sempre quest’anno, dalla scena mediatica e spesso anche dagli spalti, Aurelio De Laurentiis irrompe nella vita […]

C’era una volta Gonzalo Higuain, il re che Napoli continua ad aspettare

di - Diciamo la verità, siamo ben oltre i tre indizi di Agatha Christie. Siamo al tenente Colombo, che di prove ne accumula lungo tutta la puntata e lentamente, ma inesorabilmente, incastra il colpevole. Qui non si tratta di un delitto, per carità. Magari di una scomparsa. Dov’è finito Gonzalo Higuain? Non è un caso che nelle […]

Che cosa è successo al Napoli che ha annientato la Roma? Prestazione indecente contro il Milan

di - Che cosa è successo? È francamente inspiegabile. Questo Napoli il primo novembre travolgeva la Roma al San Paolo e sette giorni dopo andava a vincere a Firenze. Il brutto inizio di stagione, contraddistinto dalla prematura uscita dalla Champions, sembrava alle spalle. E invece il Napoli è sparito di nuovo. Sul 2-0 contro il Cagliari sono […]

Immagine non disponibile

Napoli non è consapevole di stare vivendo calcisticamente al di sopra delle proprie possibilità

di - Venerdì sera non ho guardato Fiorentina-Juventus. Un po’, confesso, le partite del nostro campionato non mi appassionano più; un po’ in concomitanza c’era Borussia Dortmund-Hoffenheim. E sì, il caro Borussia Dortmund, quella squadra per cui in tanti ci sfottono perché continuiamo a parlarne e fare paragoni. Venerdì la squadra di Klopp era ultima in classifica. […]

Che peccato Gabbiadini

Gabbiadini, un diamante da sgrezzare. Come Insigne

di - Manolo Gabbiadini. Non si parla che di lui. In modo anche inconsueto. Non ricordo una trattativa di mercato chiusa e pressoché annunciata – come sembra leggendo qua e là – a campionato in corso. Somiglia a uno di quei tormentoni che hanno contraddistinto le recenti sessioni di calciomercato e che spesso si sono conclusi non […]

Il bilancio del Napoli smaschera la leggenda del pappone

di - E insomma, il giorno della presentazione del bilancio del Napoli è arrivato. Il giorno dello smascheramento del pappone che lucra sulla passione di noi poveri altri che gli versiamo migliaia e miglia di euro nelle casse è arrivato. E incredibilmente – meraviglia! – si scopre che Aurelio De Laurentiis ha rasentato il rischio di fare […]

Nel libro di Trombetti, Noè si è trasferito a Castel Volturno e somiglia tanto a De Laurentiis

di - In “Morte di un matematico napoletano”, di Mario Martone, un Toni Servillo non ancora noto al grande pubblico smonta un grande Carlo Cecchi in versione Renato Caccioppoli che parla del metodo che lui utilizzerebbe per togliersi la vita: “Ma il comico non era superiore al tragico?”, lo interrompe citando una sua frase. A quella tavolata, […]