Il Napoli a San Siro con la serenità dei forti. Ma attenti all’ultimo quarto d’ora del Milan

Ed ora il Milan, sin prisa pero sin pausa. Com’è dolce il ritornello di Rafa Benitez. Come ci porta così bene per mano, come ci rende sereni e sicuri. San Siro, Milan, dopo l’impresa col Borussia. Impresa, poi. Sin prisa pero sin pausa, non c’è impresa. E’ tutto normale. Eravamo sempre presi da mille affanni […]

Ed ora il Milan, sin prisa pero sin pausa. Com’è dolce il ritornello di Rafa Benitez. Come ci porta così bene per mano, come ci rende sereni e sicuri. San Siro, Milan, dopo l’impresa col Borussia. Impresa, poi. Sin prisa pero sin pausa, non c’è impresa. E’ tutto normale. Eravamo sempre presi da mille affanni inseguendo un gol di Cavani. Mazzarri, scamiciato, indicava l’orologio all’arbitro. Noi stavamo sempre sui carboni ardenti. Arriva Rafa e ci toglie ogni angoscia.
San Siro, Milan. Attenti ai piagnoni di Milanello sugli infortuni, sugli infortunati, sugli indisponibili e sugli indisponenti. Siamo da scudetto, hanno detto Galliani e Mexes. Complimenti. San Siro, Milan, non ci ha mai portato fortuna. Neanche ai tempi di Diego (una sola vittoria su sette partite), neanche dopo la resurrezione dal fallimento scippando due pareggi e patendo tre sconfitte. Sul campo del Milan non si vince da 27 anni, dai gol di Giordano e Maradona. Animo.
Loro recuperano Abate (un forsennato sulla fascia), Poli (un combattente a centrocampo), Niang (18 anni, un ballerino senegalese a destra). In attacco giocheranno Balotelli e Matri, ispirati alle spalle da Robinho (4-3-1-2). Il pericolo vero resta Balotelli, con le sue sventole da fermo, bisogna “rubargli” la “mattonella” del tiro a freddo. E attenzione a non cadere nelle sue sceneggiate. Benitez ha problemi? Quando mai! Ha lasciato riposare gli asfaltatori del Borussia con una ripresa blanda degli allenamenti e lo spirito di squadra resta immutato. Fare gioco, fare girare la palla, verticalizzare e cuori calmi, nessuna emozione, nessuna ambascia.
Comincia una settimana intensa. Mercoledì sera il Sassuolo al San Paolo, sabato a Marassi col Genoa e ottobre comincerà con l’Arsenal a Londra. Spremitura di energie. Ma la “rosa” assicura eccellenti turn-over, senza i calcoli del passato che “bucavano” sia in campionato che in Europa.
La Roma che ci è addosso, squadra che promette una annata di molta gloria e poca baldoria, è al vaglio del derby capitolino (favorita). L’Inter (fuori col Sassuolo), la Fiorentina (a Bergamo) e la Juventus (contro il Verona) sono a due punti. Stiamo facendo calcoli? No, giusto per dire. Cioè per dire che se a San Siro il Napoli continuerà a fare sgranare gli occhi ai malevoli, agli scettici e al Milan (è la prima partita importante degli azzurri in campionato), il Napoli avrà superato il turno più difficile fra le prime cinque.
Non ci sarà El Shaarawy (due gol al San Paolo, malinconico autunno). Tra i nostri scalpita Lorenzinho, Pandev ricorda che siglò l’1-1 dell’anno scorso. Contro Abate che ha corsa e scende e mette la palla in area si attende la conferma del super Zuniga di mercoledì sera. Se sarà il Napoli a prevalere sulla sua fascia destra ecco un eccellente punto di partenza per fare risultato. In mezzo al campo, la qualità del Napoli è superiore. Higuain, tre gol consecutivi fra campionato ed Europa (e un gol a San Siro col Real Madrid contro il Milan), è ormai rapito dall’incantesimo del golfo. E’ la stagione del suo riscatto dopo le mezze partite madrilene (Benzema gli chiudeva la strada) e in vista del Mondiale con l’Argentina. Hamsik dovrà difendere la corona di capocannoniere, uno spunto a rete, no?, col nuovo tatuaggio sul braccio: “Napoli”.
Nel mercoledì di Champions, il Napoli ha vinto “di gioco” contro il Borussia, il Milan ha stentato contro il Celtic sfondando negli ultimi sette minuti con un “tironzo” di Zapata deviato in gol da un difensore scozzese e il tap in di Muntari sulla respinta del portiere (“castagna” di Balotelli su punizione dal limite). Non c’è paragone. Il Milan è dietro di 5 punti, deve rimettersi in corsa. Le statistiche dicono che colpisce nell’ultimo quarto d’ora. Evitiamo di declinare nel finale di gara. C’è la squadra per vincere a Milano. Sin prisa pero sin pausa.
MIMMO CARRATELLI

SERIE A – 4^ GIORNATA.
Cagliari-Sampdoria, Chievo-Udinese, Genoa-Livorno, Sassuolo-Inter, Atalanta-Fiorentina, Bologna-Torino, Catania-Parma, Juventus-Verona, Roma-Lazio, Milan-Napoli.
CLASSIFICA: Napoli e Roma 9; Inter, Fiorentina, Juventus 7; Livorno, Lazio, Verona 6; Milan, Udinese, Torino, Cagliari 4; Atalanta e Genoa 3; Bologna 2; Parma, Sampdoria, Chievo 1; Catania e Sassuolo 0.
PROSSIMO TURNO. Martedì 24: Udinese-Genoa. Mercoledì 25: Bologna-Milan, Chievo-Juventus, Lazio-Catania, Livorno-Cagliari, Napoli-Sassuolo, Parma-Atalanta, Sampdoria-Roma, Torino-Verona. Giovedì 26: Inter-Fiorentina.

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