Rafaela Pimenta: «Vogliono mettere paura ai procuratori. Siamo disposti a trattare ma dalla Fifa arrivano solo imposizioni»
L'erede di Mino Raiola, agente di calciatori come Haaland e Pogba: «molto presto l'Unione Europea farà una legge contro di noi. Non abbiamo paura, che sia chiaro»

Rafaela Pimenta: «Vogliono mettere paura ai procuratori. Siamo disposti a trattare ma dalla Fifa arrivano solo imposizioni»
Oggi, nel Salone d’Onore del Coni a Roma, si è tenuto l’incontro nazionale degli agenti di calcio, vale a dire i procuratori. Evento organizzato dall’Iafa (Italian Association of Football Agents, ossia l’associazione italiana degli agenti di calciatori e dall’Aiacs (Associazione italiana agenti calciatori e società).
Tra gli interventi, come riportato da Tmw, riportiamo quello di
Rafaela Pimenta agente di Haaland e Pogba, erede di Mino Raiola:
«Voglio sottolineare l’importanza di questo meeting per il futuro del nostro lavoro e per l’equilibrio del calcio italiano. Si finirà in guerra se non viene fermato questo treno: non c’è nessuna logica. Siamo entrati nel calcio per coesistere ed aiutare. Dobbiamo cercare di essere uniti e portare serenità a questo ambiente, visto che questi sono tempi di guerra ed intelligenza artificiale. Ci stiamo confrontando per aiutare l’intero sistema».
Rafaela Pimenta: «L’Unione Europea farà una legge contro di noi»
Il presidente onorario di Iafa ha proseguito:
Potrebbe interessarti: Napoli potrebbe essere la grande esclusa di Euro2032, l’Italia ha solo otto stadi candidabili
«Qualcuno mi ha chiamato chiedendo un accordo con la Fifa, considerando che molto presto l’Unione Europea farà una legge contro di noi. Ho domandato quali fossero le premesse di tale accordo, ma non era una trattativa: era, infatti, l’ulteriore imposizione che ci viene fatta. Noi siamo assolutamente disposti a trattare, ma tutto questo va fatto con un foglio bianco e non perché abbiamo paura di una sentenza. Non siamo vicini ad una soluzione con la Fifa. Questo lo dico con molto rimpianto perché dobbiamo vivere in pace, ma si sta creando una paura smisurata legata al legislatore. Si sta tentando di far paura all’agente sportivo. Questo convegno sta dimostrando che si può trovare una soluzione. Il legislatore, di fatto, pensa, o dovrebbe pensare, al bene comune e non agli interessi della Fifa o del singolo agente sportivo. Siamo disposti a trattare, ma solo con un foglio bianco e non con delle limitazioni».










