Gasperini: «Non ho mai creduto molto nel mercato di gennaio, tra Dybala e Ferguson scelgo tutta la vita Paulo»
In conferenza: «Ferguson è giovanissimo, deve puntare sulla fame e la volontà per fregargli il posto. La Roma non ha niente da invidiare alle altre, anche contro la Juve lo ha dimostrato».

Dc Roma 23/10/2025 - Europa League / Roma-Viktoria Plzen / foto Domenico Cippitelli/Image Sport nella foto: Gianpiero Gasperini
Gian Piero Gasperini, tecnico della Roma, ha tenuto la conferenza stampa alla vigilia del match contro il Genoa.
Le parole di Gasperini
Un giudizio su Frendrup e un commento sull’esperienza al Genoa:
«Non è solo Frendrup, il Genoa ha giocatori importanti, è loro natura valorizzare e poi vendere. Esperienza al Genoa? Molto lunga, 8 anni bellissimi. Ho un gran ricordo dei tifosi, è una bella piazza per fare calcio».
L’infortunio di Pellegrini modifica i piani sul mercato?
«Non conosco i tempi del mercato in questo momento. Pellegrini è una perdita importante, ha fatto bene con prestazioni importanti. Purtroppo gli infortuni succedono, entriamo in una fase di 9 partite in 1 mese fino al 29 gennaio. Dobbiamo ottenere il massimo da tutti».
Dovbyk ed Hermoso sono recuperati?
«Dovbyk non è ancora pronto, non sarà convocato. Non è in grado ancora di giocare o calciare, speriamo sia pronto la prossima settimana. Abbiamo potuto lavorare, nonostante il Natale di mezzo. Hermoso dobbiamo capire per domani, ha questa forma di pubalgia, dobbiamo valutare».
Sembra quasi che le sconfitte con le big abbiano scoperto i limiti della Roma contro le big:
«La Roma non ha niente da invidiare alle altre, anche la partita con la Juventus lo ha dimostrato».
Ha chiesto alla società di interrompere il prestito di Ferguson? Domani può essere una possibilità oppure c’è Dybala?
«Dybala è un giocatore di altissimo livello, se in condizione. Difficile trovare un giocatore di quella qualità. Se devo fare una scelta scelgo tutta la vita di Dybala, nulla contro Ferguson. Rispetto a Paulo lui ha 21 anni, è giovanissimo. La deve mettere sul piano della fame e della volontà, deve puntare a fregare il posto con queste armi. Il mercato partirà il 3, poi si vedrà, non voglio entrare nelle dinamiche di mercato».
Cosa ha dato De Rossi al Genoa?
«Ha dato coraggio, che è una grande dote per un allenatore. Ha fatto 3-3 a Cagliari, 2-2 con la Fiorentina, ha giocato con grande coraggio con l’Atalanta in dieci. Questa è una bella dote. Domani dovremo raschiare il barile e mettere in campo le migliori risorse per vincere, ne abbiamo necessità».
Ieri Chivu ha detto che è in difficoltà a parlare di mercato perché si sente di mancare di rispetto ai suoi giocatori. E’ d’accordo? Il mercato condiziona?
«Sì, condiziona. E non è rispettoso per chi sta dando tutto per questa squadra. C’è tutto il mondo intorno ai giocatori, li condiziona e corre il rischio di togliere l’attenzione in un momento dove i punti contano come sempre. Noi allenatori siamo contrari a farlo durare così tanto, si parla più di mercato che delle partite».
Con Dybala e Soulé insieme la Roma segna meno. E’ casualità?
«Soulé è stato punto fermo, poi Pellegrini. Gli altri si sono divisi in modo equo tra Dybala, Dovbyk, Ferguson, Baldanzi ed El Shaarawy. Vero che abbiamo prodotto meno gol di quello che sarebbe necessario, è il punto critico dall’inizio della preparazione. Abbiamo perso Shomurodov e Saelemaekers, sono arrivati Bailey e Ferguson. La squadra aveva già qualche problema e si è accentuato, ma sono stati bravi a mantenere la Roma così in alto in classifica. Non ho mai creduto molto nel mercato di gennaio, anche se arrivano giocatori ci vuole tempo a inserirli. Conto fortemente sui giocatori che ci sono».
Il Genoa può essere per Pisilli una piazza ideale in caso si volesse concedergli qualche minuto in più?
«E’ un ragazzo molto molto interessante e bravo, non solo in prospettiva ma anche nell’immediato. Ha trovato poco spazio per le prestazioni di altri, io ho molta considerazione di lui. Come tutti i giovani dovrebbe giocare di più, mi auguro possa farlo nella Roma. In questo momento non è proponibile un suo allontanamento, siamo pochi lì in mezzo».











