Conte getta l’amo e ancora una volta i pesci interisti abboccano

“Non siamo ancora come Juve, Inter e Milan”. È bastata questa frase per mandare in confusione l'ambiente Inter: Chivu si irrigidisce, Marotta fa il serio. Conte ha ben altri problemi

Inter Conte

Db Milano 23/11/2025 - campionato di calcio serie A / Inter-Milan / foto Daniele Buffa/Image Sport nella foto: Cristian Chivu

Conte getta l’amo e ancora una volta i pesci interisti abboccano

Marotta vs Conte, Conte vs Chivu. La Padania nerazzurra ci casca di nuovo come lo scorso anno. Il coach british-pugliese nel dopo Cremonese-Napoli e dopo la terza gara dominante va in tv e dice: “non siamo ancora come Juve, Inter e Milan”. Apriti cielo, qualche fuoco amico dei soliti napoletani permalosi e, soprattutto, le critiche di chi proprio non sopporta Antonio perché alla fine riesce sempre a portare a casa i trofei.

L’allenatore del Napoli sa che dalla prossima domenica, per poco più di tre settimane, dovrà giocarsi otto partite su due fronti: uno snodo cruciale della stagione. Da una parte Copenaghen e Chelsea per arrivare agli spareggi (almeno) di Champions League. Dall’altra le trasferte contro Inter e Juventus: due gare che possono delineare la testa della classifica con qualche fuga in avanti.

E come ci arriva don Antonio verso questi 24 giorni? Con un Napoli che ancora è senza Anguissa, De Bruyne, Lukaku e Gilmour. Certo, il modulo e gli attuali 12-13 che ruotano stanno dando risposte importanti a partire da Hojlund e Neres in attacco passando per la linea mediana con Lobo e McTominay. Ma dopo la quarta o la quinta partita consecutiva quali saranno le condizioni? Questo è un dubbio importante e non riguarda solo la condizione atletica ma quella mentale che, ad oggi, ah visto alcuni bug con sconfitte evitabilissime in campionato e Champions per lo spessore degli avversari.

Insomma, Antonio Conte ha riversato su stesso l’attenzione mediatica liberando il gruppo da pressioni che sono già elevate prima di questo ciclo terribile. Come dire: “chiacchierate voi che qui c’è troppo da fare”.

Correlate