Adani: «Conte ha fatto maturare De Laurentiis. Hojlund e Lang prima di Conte, non conoscevano i recuperi difensivi»
A Viva el Futbol: «In chiave motivazionale Conte è imbattibile. Ha svegliato McTominay che si era addormentato sugli allori dello scorso anno e sui problemi di convivenza con De Bruyne».

Db Milano 28/06/2022 - presentazione palinsesto Rai stagione 2022-2023 / foto Daniele Buffa/Image nella foto: Daniele Adani
Al podcast Viva el Futbol è intervenuto Lele Adani, offrendo un’analisi dettagliata sulla vittoria del Napoli contro la Juventus e sul lavoro di Antonio Conte.
Le parole di Adani
«Il Napoli è la perfezione rimarcata. Il Napoli aveva fatto — e lo chiamavamo un capolavoro, una masterclass nel battere l’Inter senza attaccanti, inventandosi David Neres punta, no? Ma da quella partita poi c’è stato sì il capitombolo col Bologna, ma non credo che Conte abbia mai perso la squadra perché prima della cosa di Bologna c’era stata la partita con l’Inter. Ora, ci sono state vittorie contro Atalanta, Qarabag, Roma e Juve.»
«Aggiungo che nelle partite vinte all’Olimpico e al Maradona ha finito con tre cambi. Non ha giocatori, ha finito con tre cambi di cui uno è Vergara. Ha finito con tre cambi. Oggi, a mezz’ora dalla fine, c’è un’altra partita perché cambi il 50% dei giocatori del movimento. Lui ha finito con tre cambi a Roma e al Maradona contro la Juve. Tre cambi, ragazzi, tre cambi non ti aiutano dopo. Prendi Hojlund e Lang. Erano morti così. Questa roba qua non la facevano (i recuperi difensivi), non la conoscevano. Non era una cosa conosciuta. Ma con lui la fai. Con Conte l’azione non finisce con la giocata di qualità, finisce con la giocata di qualità e il rientro ordinato. Ma caspita ragazzi, Lang, per arrivare a fare quelle partite, è stato sottoposto a uno stress fisico e mentale tanto che lo ha portato quasi alla disperazione, quando lui dice: “Non tocchiamo il pallone, non c’ho mai parlato”. Quello è uno stress che a turni l’abbiamo vissuto tutti. Non ci calcolava l’allenatore, invece lavorava su di noi e noi non lo capivamo. Ci faceva correre fisicamente, ci trovava e ci metteva alla prova, e noi non capivamo, perché è sempre colpa degli altri.»
Di colpo si apre uno spiraglio, una finestra. Se tu sei pronto, pure incazzato, la cogli e adesso fai il titolare nella squadra capolista, in una squadra che vince queste partite da protagonista.
Neres, perché è più avvantaggiato quest’anno? Perché Neres sta facendo la differenza? Perché Neres aveva già capito l’anno scorso. Perché a Neres l’anno scorso non gli è bastata la cessione di Kvara per meritarsi il posto. Quando lui arriva e nella partita contro la Primavera Conte lo guarda e gli dice: “Sei stanco?” Ascolta una cosa, Neres, non è contemplata la stanchezza»
Su De Laurentiis
«Ha fatto maturare De Laurentiis. Mi sembrava impossibile, perché un uomo del suo successo, della sua personalità, della sua forza, quando parla è per andar sopra tutti e togliere la parola a tutti, però quando lui interviene gliela dà la centralità sempre. In più sa che nel momento del decimo posto si affida a lui e questo gli ritorna. Infatti, compresi anche gli ultimi investimenti, perché non dimentichiamo che quando si fa male Lukaku, il giorno dopo prendono Hojlund che stava trattando col Milan, dice: “Vieni da me, facciamo la Champions League, cresci”. Secondo te Hojlund è pentito di essere andato al Napoli? E la chiamata di Hojlund è una chiamata di Conte al 100%.
«Ma ti dico anche che McTominay, in quella prima fase dove De Bruyne doveva inserirsi dopo la prima giornata col Sassuolo, si è addormentato un po’. Sì, perché anche questo fatto di essere stato il miglior calciatore della Serie A, unito alla difficoltà nella convivenza, lo ha fatto rendere meno. Ma non è che Conte ti asseconda nel tuo pensiero. Se tu pensi che è un problema per te, McTominay, giocare con De Bruyne, ti dice: “Svegliati” E secondo me lì, in quella chiave, Conte è veramente imbattibile. Cioè, c’è quel lato dove è calcisticamente imbattibile, ma c’è anche quel lato motivazionale nella difficoltà. Il sistema nuovo, gli adeguamenti, il ruotare titolari, panchinari o riserve o altri titolari, chiamatelo come volete»











