Pubalgia, un male comune ancora misterioso. I giocatori: «Non si capisce mai da dove arrivi il dolore» (Le Parisien)

Yamal, Mastantuono e Nico Williams scelgono la via conservativa: niente operazione, ma cure e riposo. Sono solo gli ultimi noti colpiti dall'infortunio.

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Spain's forward #19 Lamine Yamal reacts to a missed chance during the UEFA Euro 2024 round of 16 football match between Spain and Georgia at the Cologne Stadium in Cologne on June 30, 2024. (Photo by Alberto PIZZOLI / AFP)

La pubalgia è un dolore nella zona del pube che colpisce spesso i calciatori per sforzi o squilibri muscolari. Provoca fastidio e limita i movimenti. Molti, come Yamal o Mastantuono, scelgono cure “conservative” con fisioterapia e riposo invece dell’operazione. Serve attenzione al recupero e uno stile di vita sano per evitarla.

Scrive Le Parisien:

“Ha fatto una nuova vittima. Dopo Lamine Yamal (18 anni) e Nico Williams (23 anni), anche Franco Mastantuono (18 anni) ha subito le ire della pubalgia, si è appreso in un comunicato medico del Real Madrid questa settimana. La pepita argentina perderà diverse settimane di competizione, se non di più.

Questo male, comune tra i giocatori ma ancora sconosciuta al grande pubblico, corrisponde a un’infiammazione, e in alcuni casi a lesioni, causando dolori intorno alla regione pubica con gli adduttori, i muscoli addominali, i muscoli posteriori della coscia o ancora lo psoas. Sintomi invalidanti, ma spesso trascurati dai calciatori tanto il dolore è insidioso”.

La pubalgia colpisce ancora

Lo riporta Le Parisien. Jean-Daniel Akpa Akpro, centrocampista del Verona e vittima di una pubalgia nel 2016 ha dichiarato:

«Mi ero detto che era solo un semplice dolore che sarebbe ripartito rapidamente, come un mal di schiena per esempio. E con il passare delle settimane, dei mesi, avevo sempre dolore. Non potevo nemmeno più andare in bagno. Ho faticato…»

E ha continuato:

«Il problema della pubalgia è che non sai davvero quale sia la causa. Può essere gli adduttori che sono troppo deboli, i quadricipiti o anche i muscoli posteriori della coscia… C’è uno squilibrio a livello dei muscoli, che è troppo importante. Durante i sei mesi in cui non ho avuto un club, ho iniziato a conoscere bene il mio corpo».

L’igiene dello stile di vita in questione? Operazione o no?

Da Layvin Kurzawa a Marco Verratti, passando per Leandro Paredes, Presnel Kimpembe e Neymar: la pubalgia ha colpito duramente diversi giocatori del Paris Saint-Germain, costringendoli a lunghi stop tra settimane e mesi, in alcuni casi addirittura anni. Alcuni di loro sono stati criticati per lo stile di vita, tanto da far ipotizzare un possibile legame tra questo e gli infortuni, riporta Le Parisien.

«Al 100%», assicura Jean-Bernard Fabre, dottore in fisiologia e in biomeccanica dello sport. «Tutti i dolori di questo tipo si verificano, di regola, quando il recupero non è completo. La disidratazione è una causa importante. Quindi, se bevono un po’ di alcol, se dormono poco, se non rispettano necessariamente i protocolli di stretching… Questo crea delle tensioni in questa zona che favoriscono le infiammazioni.»

Nonostante il dolore, Lamine Yamal, Franco Mastantuono e Nico Williams, d’accordo con i rispettivi club, hanno deciso di evitare l’intervento chirurgico e di proseguire la stagione seguendo un trattamento “conservativo”. L’operazione, obbligatoria solo in alcuni casi specifici, è infatti raramente la soluzione preferita, scrive il quotidiano francese.

«L’opzione conservatrice è spesso quella che è preferita in prima linea», attesta Jean-Bernard Fabre. «Il club ci vedrà un interesse perché il giocatore torna più velocemente, anche se non è necessariamente una buona strategia a lungo termine. Ma se vediamo che non ci riusciamo in questo modo, è qui che ci orientiamo verso una strategia piuttosto operativa».

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