Noa Lang, processato (e condannato) il ragazzo che ha minacciato di morte Lang e sua madre dopo Feyenoord-Psv
Il giornale olandese Hln. Oggi ha 19 anni, all'epoca 18. È stato condannato a 20 ore di servizi sociali, più altre 20 per ora sospese. Lang non era presenta in aula

Mg Reggio Emilia 23/08/2025 - campionato di calcio serie A / Sassuolo-Napoli / foto Matteo Gribaudi/Image Sport nella foto: Noa Lang
Noa Lang, processato (e condannato) il ragazzo che ha minacciato di morte Lang e sua madre dopo Feyenoord-Psv
La notizia è del giornale on line olandese Hln. Oggi si è svolto il processo al 19enne che ha minacciato di morte Noa Lang e sua madre dopo Feyenoord-Psv 2-3. È stato condannato a 20 ore di servizi sociali più una pena sospesa di altre 20 ore.
Scrive il giornale olandese Hln:
Dopo lo scontro diretto dell’11 maggio scorso tra Feyenoord e Psv dello scorso maggio, la polizia è stata particolarmente attenta alle reazioni nei confronti di Noa Lang. L’ex giocatore del Club Brugge, poi del Psv, era stato fischiato e insultato per tutta la partita, aveva segnato il gol del pareggio e poi al 95esimo il gol vittoria. Era stato lui a firmare la rimonta del Psv da 2-1 a 2-3. Per poi esultare a brutto muso davanti al pubblico di casa.
Prosegue Hln:
Dopo la partita, Lang ha sporto denuncia per le minacce ricevute su Instagram. Qualcuno aveva augurato a lui e a sua madre un cancro e minacciava di ucciderli a colpi d’arma da fuoco.
La polizia ha rintracciato l’autore dell’account anonimo, un ragazzo che faceva questo da due anni, e lo ha arrestato sei mesi fa nella casa dei genitori. Oggi si è svolto il processo.
Il diciannovenne ha dichiarato: «Me ne pento profondamente. Ho inviato messaggi per frustrazione e impulsività». Ma il pubblico ministero ha replicato ricordandogli che insultava e minacciava da due anni su quell’account anonimo. Ha affermato di non aver pensato alle conseguenze. «Non avevo cattive intenzioni». Ha provato a giustificarsi dicendo che non poteva comprendere le conseguenze della sue azioni.
È stato condannato a 20 ore di servizi sociali. E ha ricevuto una pena sospesa di altre 20 ore di servizi sociali, che dovrà completare se commetterà un altro reato. Dovrà inoltre seguire un corso di rieducazione comportamentale, come raccomandato dal servizio di libertà vigilata. Gli è stato inoltre imposto un ordine restrittivo di due anni (non può entrare in contatto con il calciatore). Il sospettato non aveva precedenti penali. Il giudice di pace ha concluso l’udienza con le parole: «Spero di non rivederti più qui». Noa Lang non era presente all’udienza.










