Tudor: «Esonero? A me stesso penso zero, resto lucido e mi godo anche i momenti difficili»

In conferenza: «Mi è tutto molto chiaro, le analisi si fanno a fine stagione. Zhegrova? Può darci una mano ma dobbiamo essere cauti, non giocava da molto. Yildiz è il giocatore più importante, per questo gioca sempre»

Tudor, juve

Db Torino 24/08/2025 - campionato di calcio serie A / Juventus-Parma / foto Daniele Buffa/Image Sport nella foto: Igor Tudor

Igor Tudor  è intervenuto alla vigilia di Lazio-Juventus in conferenza stampa. L’allenatore della Juventus ha ovviamente presentato la partita e ha commentato il suo inserimento in bianconero (dove ormai allena da quasi un anno) oltre che la sconfitta contro il Real Madrid, giudicata frutto comunque di una buona prestazione. Di seguito un estratto significativo.

Tudor: «Non penso all’esonero»

Come sta la squadra? Come arriva la partita di domani?

«Squadra motivata, con la voglia di fare bene domani conoscendo la qualità dell’avversario. Ci siamo preparati oggi e ieri, due allenamenti. Il tempo che è stato e domani vogliamo andare a fare una bella gara.»

Sui nuovi acquisti?
«Non ci sono problemi e niente di particolari. I giocatori hanno le loro qualità e poi l’allenatore sceglie in base anche alla partita. Poi qualcuno ha bisogno di adattarsi, ma loro si allenano e danno sempre il meglio.»

Yildiz come Del Piero?
«I paragoni sono delicati perché il calcio è diverso. Del Piero ha fatto la storia, Kenan è il più importante e gioca sempre. Per questo motivo non è facile, poi le altre squadre cercano di limitarlo e giocando sempre ha bisogno di adattarsi un po’. A volte ha bisogno di riposare ed ha un po’ male al ginocchio, ma fa parte del percorso.»

Lei come vive questo momento?
«Io sto benissimo, da zero a 10 a me penso zero. La mia sensazione dopo Madrid è positiva anche se abbiamo perso. Noi vogliamo provare a vincere ed essere squadra. Dobbiamo stare sul pezzo.»

Quanti campioni vi servirebbero? Lei ha paura di essere esonerato?
«Non serve a nulla pensare ai campioni. Le analisi si fanno quando si finisce la stagione. Paura di essere esonerato? Con tutta sincerità, io me la godo, sono lucido anche nella difficoltà, mi è tutto molto chiaro e questo mi dà forza che in altri momenti non avresti. Io penso 24 ore al giorno a motivare e far dare il meglio alla squadra.»

C’è qualche leader che sta venendo fuori? C’è una critica che non ti è piaciuta?
«Le critiche non le leggo. Sui leader c’è Locatelli, Perin, poi verrà fuori Thuram, Yildiz è un leader. Vlahovic può diventarlo e anche Jonathan David, ma ognuno dovrà tirare fuori le sue doti da leader. Le nuove generazioni pensano più a loro che ai compagni, ormai c’è meno empatia nel mondo.»

Su Zhegrova?
«È una bella domanda perché lui non giocava da un anno. Lui ha questa problematica e dobbiamo stare cauti e allenarlo nel modo giusto perché può tornarci utile. Lui ha qualità e può dare brillantezza. In questo momento non può iniziare e giocare tutta la partita.»

Come mai Kalulu e Kelly sono insostituibili?
«Le prestazioni come sempre. Loro fanno sempre bene e giocano sempre.»

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