Osimhen: «Calenda a dicembre 2021 mi prestò 550 mila euro per motivi familiari»
Repubblica riporta il suo racconto alla Finanza. «Ruppi col mio ex agente. Dovetti andare a Capri a incontrare De Laurentiis senza avere il tempo di realizzare la morte di mio padre»

Napoli's Nigerian forward #09 Victor Osimhen looks on prior to the Serie A football match between Inter Milan and Napoli at San Siro stadium in Milan, on March 17, 2024. (Photo by Isabella BONOTTO / AFP)
Osimhen: «Calenda a dicembre 2021 mi prestò 550mila euro per motivi familiari»
Repubblica riporta le parole di Osimhen alla Guardia di Finanza. E racconta perché ha cambiato procuratore prima di chiudere l’affare col Napoli. C’entra la morte di suo padre.
Ecco cosa scrive Repubblica:
«L’agente che avevo prima (Jean Gerard, ndr) mi aveva manifestato un serio interesse del Napoli, ma era interessato solo al mio trasferimento e non alle condizioni di salute di mio padre. In quel periodo non avevo la testa per pensare al calcio, volevo solo sapere come stava lui», ha raccontato Osimhen alla Guardia di Finanza, in qualità di persona informata sui fatti in relazione all’inchiesta sulle plusvalenze fittizie degli azzurri. «Mi chiamò Gerard per incontrarlo a Nizza. C’erano anche Luis Campos e il presidente del Lille, Gerard Lopez. Mi dissero che mi sarei dovuto trasferire al Napoli, che c’era già un accordo di massima e che, causa pandemia, per il Lille era una buona opportunità. Ma io non ne sapevo nulla».
In quegli stessi giorni si consuma la tragedia. «In seguito alla morte di mio padre ero arrabbiatissimo con il Lille e il mio agente, perché non ero riuscito a vederlo prima che morisse. Addirittura, mi dissero che sarei dovuto partire il giorno dopo a Napoli, senza nemmeno il tempo di realizzare la morte di mio padre». «Per rispetto del presidente del Lille andai comunque a Napoli, ma non avrei firmato nulla. Incontrai l’allenatore, che mi spiegò il progetto, e il giorno dopo De Laurentiis a Capri. Mi parlò della città e della società, ma io non capivo cosa dicesse con Giuntoli perché parlavano in italiano. Mi chiese se avessi visto il contratto, ma io non avevo ricevuto nulla».
Osimhen e la rottura col suo vecchio agente
«Rientrato in albergo, chiesi al mio agente la bozza del contratto. Mi disse che non l’aveva. Io mi meravigliai perché il presidente mi aveva detto il contrario. Alla fine, mi mostrò un foglio, uno pseudo accordo con il Napoli. Mi arrabbiai e volli tornare in Francia. Chiesi a Lopez una settimana di riposo e andai a Parigi. Poi, tornato a Lille, decisi di interrompere il rapporto con quell’agente».
L’affare però si sbloccò. «Vedendo che il Napoli era davvero interessato, chiesi a William D’Avila di occuparsi del mio trasferimento. Verso fine lu-
glio firmai il contratto a Lille, alla presenza di Maurizio Micheli per il Napoli e, tra gli altri, D’Avila, Lopez, Ingla, Calenda e Cros».
Infine, il rapporto con l’attuale agente. Domanda della Finanza: «Ha mai avuto rapporti precedenti con Roberto Calenda prima del mandato?». «Sì a dicembre 2021 — precisa Osimhen — chiesi un prestito di 550.000 euro per spese familiari, che mi impegnai a restituire».