Manchester United è morto: il tifoso che cambiò nome per festeggiare la vittoria della Champions del ’99
Arrivò perfino a chiamare la sua gatta David Beckham e i suoi cuccioli Ferdinand, Giggs e Rooney. So foot fa dell'umorismo nero: "Ecco uno che non è sopravvissuto al gioco di Amorim".

A fan carries a bag adorned with the logo of Manchester United, as he leaves from the souvenir shop, outside of Old Trafford stadium, home ground of Manchester United football team, in Manchester, northern England, on November 23, 2022. - Manchester United's owners said Tuesday they were ready to sell the club after it was earlier confirmed star player Cristiano Ronaldo was leaving the Premier League giants. Weeks of turbulence at Old Trafford appeared to have come to an end when the club announced Ronaldo was leaving with "immediate effect". (Photo by Oli SCARFF / AFP)
A 62 anni, un certo Manchester Zdravkov Levidzhov-United ha esalato l’ultimo respiro.
Più ultras degli ultras: un giorno del 1999 decise di diventare il fan numero uno dei Red Devils, chiedendo di cambiare legalmente il suo nome in Manchester United, cosa che avvenne nel 2014. Il tutto condito da un vistoso tatuaggio dello stemma della squadra sulla fronte.
Un uomo chiamato Manchester United
Racconta So foot:
“Grande collezionista di memorabilia dei Red Devils, aveva riempito la sua casa in Bulgaria di poster, maglie e striscioni, raffiguranti in particolare (e logicamente) Dimitar Berbatov, il suo giocatore preferito.
Ma si era soprattutto battuto per quasi 15 anni per una cosa: cambiare legalmente il suo nome in Manchester United, cosa che ottenne nel 2014. Per festeggiare la vittoria legale, colui che tutti chiamavano Mr. United si era fatto tatuare sulla fronte il logo del suo club adorato, ed era stato invitato dal Sun a seguire una partita a Old Trafford nel 2014″.
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«Vedere dove hanno camminato e giocato i miei eroi di sempre è stata la cosa più grande che abbia mai vissuto. Terrò quel giorno nel cuore per sempre», ha confessato tempo fa.
Il network francese chiude il suo articolo con un aneddoto e una nota di pungente ironia:
“Aveva battezzato la sua gatta David Beckham, e quest’ultima ha dato vita a circa 80 gattini, tutti chiamati come leggende dei Red Devils: Rio, Giggs, Rooney…
Ecco uno che non è sopravvissuto al gioco di Amorim”.