Leao non è più una giovane promessa ma continua ad essere indolente, molle davanti alla porta (Gazzetta)

"Non sembra essere neanche una risorsa a partita in corso: in 67 subentri ha segnato 15 gol e fornito 8 assist. Con Allegri ci si aspettava che il suo talento avesse meno intermittenze"

Sacchi Leao milan psg Cassano

Mg Milano 07/11/2023 - Champions League / Milan-Paris Saint Germain / foto Matteo Gribaudi/Image Sport nella foto: esultanza gol Rafael Leao

Non sempre un allenatore può incidere su un giocatore. Anche uno bravissimo come Allegri. Rafael Leao è un po’ questo qui: alterna ottime prestazioni a indolenza pura. A volte anche all’interno della partita lascia spazio a delle incostanze preoccupanti. E pensare che c’era chi lo paragonava a Kvaratskhelia, oggi su un altro livello sotto l’evidenza dell’oggettività. L’analisi che ne fa Gazzetta è di un calciatore di cui siamo sempre in attesa, che però somiglia un po’ ad Aspettando Godot di Beckett. Insomma un inappagamento eterno.

Leao è indolente, con Allegri ci si aspettava un talento più costante (Gazzetta)

Di seguito quanto si legge su Gazzetta:

“Da quando Leao non è più una giovane promessa ma uno dei rossoneri con maggiore anzianità, è quasi sempre stato titolare. […] Diversa è stata l’ultima stagione […] È stata la stagione più turbolenta, in cui Leao era atteso come trascinatore e invece ha finito per essere trascinato in un campionato decisamente mediocre, concluso solo all’ottavo posto. È con Allegri che il club sperava e spera tuttora che Rafa possa convincersi a tenere sempre accesa la luce del talento, senza più intermittenze.

L’infortunio ha ovviamente compromesso i piani di inizio stagione, ma sono le ultime due partite da subentrato ad aver riacceso la spia: Rafa indolente e molle, senza cattiveria né furore agonistico davanti alla porta avversaria. […]

L’alibi della condizione esiste dopo un mese e mezzo fuori squadra, ma Leao dovrà ora discolparsi da ogni accusa: ritrovare la forma migliore e iniziare davvero a incidere. Quando gioca titolare – e al Milan è successo in 196 partite – Rafa ha segnato o servito un assist ogni 156 minuti: per un giocatore delle sue qualità ancora troppo poco. […] Diverso è quando Leao è chiamato a offrire il proprio contributo partendo dalla panchina: è successo in 67 occasioni, con 15 gol e 8 assist. Un apporto modesto, considerate le potenzialità da spacca-partita con gli avversari sfiancati dalla gara. Non è dunque da considerare un rimedio da sfruttare in corsa, nonostante tra le convinzioni di Allegri ci sia quella che ripete spesso:

«È quasi più importante la squadra che termina una partita rispetto a quella che inizia». Difficile anche pensare a Leao, 26 anni, come uomo da ultima mezz’ora. Ma per ripresentarsi titolare a San Siro deve ora vincere la concorrenza di Gimenez, inconcludente ma molto generoso, e Nkunku, jolly offensivo rilanciato anche dalla convocazione in nazionale francese”.

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