Largo Maradona, il Comune vuole chiudere il caso e convoca gli esercenti per regolarizzarli
"Bostik", il titolare dell'esercizio chiuso all'Agenzia Dire: "Non c'è stato alcun blitz. Nessuno ha sequestrato nulla. Un casino su televisioni e giornali che non si capisce niente"

Va ricomponendosi il “caso Largo Maradona”. Mentre sui social resiste la code delle polemiche sull’operazione condotta ieri dalla polizia locale di Napoli ai Quartieri Spagnoli contro l’abusivismo commerciale il Comune si dice pronto ad “avviare un dialogo con gli esercenti della zona con l’obiettivo di individuare percorsi di regolarizzazione analoghi a quelli già attuati in altre aree cittadine e nei mercati rionali”.
“L’obiettivo – riporta l’Agenzia Dire – è discutere insieme dell’iter da seguire nel rispetto delle regole, tutelando al contempo le attività economiche locali e la vivibilità del quartiere“. Il Comune, allo stesso tempo, sta studiando un “piano di viabilità e di mobilità pedonale dedicato all’area del murale di Maradona e alle strade limitrofe, al fine di migliorare l’accessibilità e la sicurezza per cittadini e visitatori”.
Intanto “con la chiusura del chiosco e l’installazione di un cancello che ha chiuso l’accesso al cortile sotto le finestra con il murale del Pibe de Oro sono sparite anche le luci e i festoni, riportando la zona al buio di un decennio fa – continua la Dire – A gettare acqua sul fuoco ‘Bostik’, il titolare dell’esercizio chiuso, che parla di una sua semplice protesta perché “non c’è stato alcun blitz. Nessuno ha sequestrato nulla. Un casino su televisioni e giornali che non si capisce niente. Mi sono solo rotto, perchè o mi mettono a posto o non apro più. Sono anni che lo chiedo e nessuno si muove”.
Dal Comune chiariscono che si è semplicemente trattato di una delle “numerose operazioni condotte contro l’abusivismo commerciale che negli ultimi mesi sono state realizzate in tutti i quartieri della città nell’ambito di un più ampio piano di tutela della legalità e della sicurezza urbana. L’operazione è stata realizzata, inoltre, a seguito di denunce relative alla vendita di merce contraffatta e a furti di energia elettrica”.