Il ritiro di Sinner a Shangai pesa, ora sono 1340 i punti che lo separano da Alcaraz (CorSera)
Dopo Shanghai, Sinner sarebbe passato per l’Arabia Saudita, poi Vienna e Parigi-Bercy, prima delle Finals di Torino. Qualcosa andrà lasciato indietro.

NEW YORK, NEW YORK - SEPTEMBER 07: Jannik Sinner of Italy reacts against Carlos Alcaraz of Spain during their Men's Singles Final match on Day Fifteen of the 2025 US Open at USTA Billie Jean King National Tennis Center on September 07, 2025 in New York City. Elsa/Getty Images/AFP (Photo by ELSA / GETTY IMAGES NORTH AMERICA / Getty Images via AFP)
Jannik Sinner si è dovuto ritirare al terzo set contro Tallon Griekspoor al Masters 1000 di Shangai per un problema di crampi. Il tennista numero 2 al mondo è a più di 1000 punti di distacco da Carlos Alcaraz.
Sinner si ritira da Shangai, ora sono 1340 i punti che lo separano dal numero 1 Alcaraz
Il Corriere della Sera scrive:
Jannik Sinner cerca di reggersi in piedi usando come bastone l’attrezzo che lo ha già consegnato alla leggenda a neanche 25 anni. La racchetta poggiata a terra, tutto il peso del corpo su quel groviglio di corde, con le gambe che non si reggono più da sole. Il virus che lo aveva debilitato a Cincinnati stavolta si manifesta sotto forma di crampi, ma non quelli che passano sdraiandosi e distendendo le gambe: la richiesta quasi disperata dell’intervento del fisioterapista, che però più di tanto non può fare perché il regolamento non prevede il medical timeout per questo tipo di problemi, il ritiro, quel minuto di sofferenza inaudita che fa il giro del mondo in un attimo. Jannik in campo inerme, l’avversario — l’olandese Tallon Griekspoor, sempre sconfitto nelle sei partite prima di ieri — sfiancato come lui dall’umidità di Shanghai ma ancora in piedi. A un certo punto, in quelle condizioni definite «brutali» dallo stesso Griekspoor, Sinner è rimasto quasi paralizzato, incapace di muoversi e, dopo aver stretto la mano all’avversario, di uscire dal campo con le proprie gambe e di portarsi via la borsa da solo.
La presenza, non solo fisica visto che a Shanghai non c’è, di Carlos Alcaraz, sta spingendo Sinner al limite umano e oltre. Il resto lo sta facendo un calendario sempre più fitto: solo ieri, prima di quello di Jannik, c’erano stati altri due ritiri. Ora che il distacco da Carlitos è aumentato di 950 punti (i 1000 che difendeva a Shanghai meno i 50 che ha guadagnato fermandosi al terzo turno) la programmazione andrà rivista: dopo Shanghai, Sinner sarebbe passato per l’Arabia Saudita, poi ancora per Vienna (500 punti) e Parigi-Bercy (altri 1000) prima delle Finals di Torino. Qualcosa andrà lasciato indietro, non c’è altra strada.