Djokovic: «Sinner è magro come me, colpisce forte ed è strategico. Mi ricorda me nei tempi migliori»
Anche Sinner ha espresso parole di stima nei confronti di Nole: «Gli ruberei il rovescio e il gioco di gambe».

Italy's Jannik Sinner greets Serbia's Novak Djokovic (R) after victory in their men's singles semi-final match on day 13 of the Australian Open tennis tournament in Melbourne on January 26, 2024. (Photo by Lillian SUWANRUMPHA / AFP) / -- IMAGE RESTRICTED TO EDITORIAL USE - STRICTLY NO COMMERCIAL USE --
Novak Djokovic e Jannik Sinner si affronteranno questa sera al Six Kings Slam.
Le parole di Djokovic e Sinner sull’altro
Il tennista serbo ha espresso parole d’elogio nei confronti del numero due al mondo, dicendo che si rivede molto in lui quando aveva la sua età. Le dichiarazioni riportate dalla Gazzetta dello Sport:
«È magro come me, colpisce molto forte, fa tutto benissimo sul piano strategico e riesce sempre ad essere ovunque. Mi ricorda me nei tempi migliori».
Anche a Sinner hanno chiesto qualcosa, in particolare a quali giocatori ruberebbe qualcosa per essere il tennista perfetto:
«A Nole ruberei il rovescio e il gioco di gambe: accelerazioni, velocità, tutto».
Il caso del tennista serbo è unico, spiega un esperto
A 38 anni suonati, e con una bacheca stracolma di trofei, Novak Djokovic continua ad ottenere risultati migliori rispetto a tennisti molto più giovani di lui. La sua straordinaria tenuta fisica ha toccato picchi altissimi la scorsa settimana a Shanghai, in Cina, dove Nole è riuscito a spingersi fino in semifinale nonostante le condizioni climatiche estreme (forte caldo e umidità compresa tra l’80 e il 90%).
In tanti non riescono a spiegarsi come il serbo faccia a mantenere una condizione sempre di ottimo livello nonostante l’avanzare dell’età. A fare chiarezza ci ha provato Stephen Smith, esperto nella prevenzione e riabilitazione degli infortuni sportivi, durante un’intervista concessa ai microfoni di Tennis365.
«È una testimonianza della sua genetica, del suo straordinario livello di professionalità e dell’investimento che ha fatto sul proprio corpo e sulla propria carriera», ha esordito Smith. «Se lo paragoniamo ad altri atleti della stessa età e dello stesso sport, sottoposti a identiche esigenze fisiche e mentali, direi che Djokovic è un unicorno, senza dubbio. Un caso unico», ci ha tenuto a sottolineare.