De Siervo: «L’Italia prima nella lotta alla pirateria, ma le piattaforme americane non collaborano»
L'ad della Lega calcio: «La piattaforma ha registrato oltre 66.000 segnalazioni, con più di 12.500 IP identificati. Nel corso degli ultimi 12 mesi nessun blocco si è rilevato errato»

Db Riad (Arabia Saudita) 02/01/2025 - Supercoppa Italiana / Inter-Atalanta / foto Daniele Buffa/Image Sport nella foto: Luigi De Siervo
Luigi De Siervo, amministratore delegato di Lega Calcio Serie A, è intervenuto questa mattina, in collegamento video, al convegno “Stop Piracy”, organizzato a Napoli dall’Agcom e dall’Università per gli Studi di Napoli Parthenope. L’ad è tornato sul tema della pirateria come riporta la Lega in una nota stampa
«La necessità di proseguire con una strategia comune tra tutti gli attori coinvolti per contrastare la pirateria a livello locale e internazionale è emersa con forza nel meeting odierno, confermando quanto sia efficace una collaborazione sinergica tra privati e Istituzioni. Ringrazio la Guardia di Finanza e la Polizia Postale per il lavoro prezioso di indagine e di lotta alla pirateria perché, con le ultime operazioni, oltre ad arrestare i criminali che organizzavano i servizi pirata, ha comminato migliaia di multe a singoli utenti utilizzatori di servizi di streaming illegali.
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È stato, inoltre, riconosciuto da parte di vari relatori anche internazionali come l’Italia abbia saputo per prima dotarsi di un prezioso strumento di lotta come Piracy Shield, che consente di bloccare in soli 3 minuti i siti illegali. Grazie alla proficua intesa tra Agcom e Lega Calcio Serie A, dalla sua attivazione la piattaforma ha registrato oltre 66.000 segnalazioni, con più di 12.500 IP identificati. È significativo sottolineare che nel corso degli ultimi 12 mesi nessun blocco si è rilevato errato, smentendo le critiche sul presunto malfunzionamento dello strumento.
Purtroppo tutti i relatori hanno sottolineato come alcuni importanti piattaforme americane non stiano collaborando adducendo fantomatiche criticità tecniche, mentre operatori come Google abbiano dimostrato il contrario. Il nostro auspicio è che la battaglia alla pirateria, che oggi vede universalmente riconosciuta la pericolosità per il sistema audiovisivo nel suo complesso, possa compiere un ulteriore salto di qualità».