Conte: «McTominay ha cambiato status. Ora tutti lo studiano, è visto in modo diverso»
In conferenza smentisce i problemi di convivenza tra McTominay e De Bruyne e spiega perché lo scozzese trova meno spazio: «Lui si è adattato a tutto ma è inevitabile che, essendo ormai una stella, venga affrontato con un livello di attenzione più alto»

Mg Napoli 23/05/2025 - campionato di calcio serie A / Napoli-Cagliari / foto Imago/Image nella foto: esultanza gol Scott McTominay ONLY ITALY
Antonio Conte, intervenuto nella solita conferenza pre-partita, oltre ad analizzare la difficile trasferta di domani, ha avuto modo di esprimersi sul rendimento di Scott McTominay. Da settimane al centro delle critiche per le sue prestazioni opache, si è molto parlato di una possibile difficoltà di giocare insieme a De Bruyne, ma il tecnico salentino ha voluto smorzare i toni una volta per tutte.
Le parole di Conte su McTominay
«È molto semplice. McTominay ha cambiato status. L’anno scorso era un underdog, arrivava da un periodo in cui non trovava spazio allo United e aveva tutto da dimostrare. Oggi è considerato uno dei migliori, e le attenzioni nei suoi confronti, anche da parte di chi prepara le partite, sono completamente diverse. Gli avversari lo studiano, adottano accorgimenti per limitarlo. Si è adattato a tutto. Ha giocato con due punte, nel 4-3-3, in diversi ruoli. È inevitabile però che, essendo ormai una stella riconosciuta, venga affrontato con un livello di attenzione più alto rispetto al passato».
Dunque, la questione è chiarissima, non è una mera questione tattica, ma soprattutto di attenzioni cambiate nei suoi confronti. Ricordate Kvara? Successe esattamente la stessa cosa. Una volta intuite le sue enormi doti calcistiche, i raddoppi degli avversari diventarono una costante. Il Napoli e Antonio Conte dovranno essere bravi a tutelare lo scozzese (spesso anche dal fuoco amico).
Non si può dimenticare così facilmente ciò che ha fatto per la squadra nel campionato precedente, ne allo stesso tempo indorare troppo la pillola. Quello che serve – e che storicamente deficita nella piazza azzurra – è equilibrio nei giudizi. Scott tornerà quello di sempre, è questione di tempo.