Adani: «Se Conte non si fosse potenziato, il Napoli ora poteva essere dov’è la Juve. Inventa cose dal nulla»
A Viva El Futbol: «Nessuno in Serie A è all'altezza di Conte e Gasperini. Conte ha fatto cose inventate dal nulla, come Spinazzola ala e Juan Jesus titolare; li avevano dati per finiti in Italia».

Ni Lecce 28/10/2025 - campionato di calcio serie A / Lecce-Napoli / foto Nicola Ianuale/Image Sport nella foto: Antonio Conte
Lele Adani ha commentato a Viva El Futbol la vittoria del Napoli 1-0 sul Lecce in campionato e il lavoro del tecnico Antonio Conte.
Le dichiarazioni di Adani e l’elogio a Conte
«Vorrei provare a mettere in discussione Conte che riparte con Lucca a Lecce, invece dico: ha ragione Conte, perché ha bisogno anche di Lucca. Non ha fatto bene, ma non lo molla, perché non ha Lukaku e non aveva Hojlund. Conte deve pensare sulle tre partite non avendo giocatori. Dopo che Milinkovic gli ha parato il rigore, Conte mette dentro i titolari e ti vince la partita in un campo difficile. C’è un lavoro dei dettagli e un rapporto complesso del mestiere. A Gasperini possiamo dare un chip in più, perché Conte i suoi li conosce già da un anno, i senatori; Gasperini li ha conosciuti tre mesi fa. Chi è all’altezza di Conte e Gasperini? Solo loro, ma nettamente. Nonostante gli infortuni, il tecnico del Napoli ha messo tutte le squadre dietro. Per questo, ho una grandissima ammirazione. Se non ci fosse stato il potenziamento dell’allenatore, il Napoli poteva essere dov’è la Juve ora. E’ Conte che deve trasformare ed elevare tutti fino al punto che poi tu lo dai per ordinario e magari lo critichi; e lui ti risponde “Ma come, siete contenti che si è fatto male De Bruyne?”. Dopo, chi fa tre mezze cose passa per eroe; chi invece fa robe inventate dal nulla come Spinazzola ala, Juan Jesus titolare… quanti in Italia avevano detto che erano finiti?».
«Una lezione di calcio con Neres centravanti»
Lele Adani dopo la vittoria del Napoli contro l’Inter:
«In quella giocata c’era Anguissa, che fa il finto centravanti, si butta e ribalta il campo, e Neres che lavora di sponda in condizioni che non conosce. Lui non conosceva quelle giocate, ma è riuscito a sorprendere il mal posizionamento dell’Inter inventandosi non un palleggio per allargare gli spazi, ma una riconquista per attaccare in profondità. L’Inter, se non rientra bene, rimane pigra, non attenta, e non legge quest’unica soluzione che aveva Conte. Ripeto, il tecnico in quel momento ha fatto qualcosa che io definisco una cattedra concettuale dentro le varie partite dentro la partita»











