Tra Napoli e Inter già ci sono 6 punti di distanza. E già si scommette sul panettone di Chivu
È un Napoli biondo. Fluido. Liquido. Milinkovic Savic è questo, sappiatelo. Capace di piatti da gran gourmet e di frittate colossali. Guarisci presto, Meret

Db Charlotte (Stati Uniti) 30/06/2025 - FIFA Club World Cup / Inter-Fluminense / foto Daniele Buffa/Image Sport nella foto: Cristian Chivu
Tra Napoli e Inter già ci sono 6 punti di distanza. E già si scommette sul panettone di Chivu
FALLI DA DIETRO (rubrica nata nel 2008. Le rubriche omonime nate successivamente sono imitazioni)
COMMENTO ALLA 3° GIORNATA DEL CAMPIONATO 2025-26
Firenze non merita i fiorentini. O viceversa.
L’incanto di una città immortale distrutto da un presente incivile che stride e offende.
Napoli è qui per giocare a calcio.
Per contrapporre cultura a cultura si scelga un’altra sede. Dove sciorinare i millanta argomenti che peseranno ora da una parte ora dall’altra.
Nel calcio è un po’ più facile. Quasi sempre vince il più forte.
E il Napoli del Franchi è fortissimo.
Deve riconoscerlo anche il Var, che proprio fa una gran fatica a concedere il rigore limpidissimo su Zambo dopo tre lunghi minuti di consultazioni.
Il Napoli è un gigante che incontra un moscerino.
Scende in campo e si esibisce in un acuto da tenore.
Un acuto prolungato che dura ininterrottamente trenta minuti.
Poi si serve il dessert per gli ospiti.
È un Napoli biondo. Un Napoli fluido. Un Napoli liquido.
Senza punti di riferimento.
Impressionante seguire King Kevin.
Affianca Charlie Brown a centrocampo e divide con lui i compiti di costruzione.
Cinque minuti dopo lo vedi in coppia col danese a fare da seconda punta.
Il danese. Che meraviglia.
Giusto quello che ci voleva.
Uno che ha fisico, che fa la sponda, ma che sa pure smarcarsi e andare in goal.
Quando la testa è già a Manchester, gli stilnovisti crescono.
E qualche apprensione creano.
Vanja sostituisce a sorpresa l’Albatros azzoppato.
E commette il più ingenuo degli errori sulla staffilata da lontano di Ranieri. Azione comunque irregolare.
Poi si riscatta negando a Piccoli il goal che poteva riaprire incredibilmente tutto.
Ma Vanja è questo, sappiatelo.
Capace di piatti da gran gourmet e di frittate colossali.
Guarisci presto, Albatros.
Sì, è la vittoria dei nuovi.
Che certifica l’eccellenza di un mercato sontuoso.
E’ il primo big match. E si gioca a Torino.
Come è consuetudine recente, una valanga di goal, di errori, di emozioni.
È il derby di casa Thuram.
Marcus e Khephren erano riusciti a impattarla.
Poi la prodezza di Vasilije Adzic, lui il diciannovenne tutto talento montenegrino, in pieno recupero ribalta tutto.
Lunga consultazione al Var.
Coperta dall’immagine tenerissima dei due fratellini che chiacchierano e sorridono con le maglie dai colori diversi a coprire le parole dalle labbra.
Vetta e punteggio pieno per la Vecchia.
Nuova sconfitta bauscia dalla difesa colabrodo.
L’affannato scriba da divano nota alcune decisioni arbitrali spicce e avverse ai nerazzurri che negli anni scorsi avrebbero avuto esiti diversi.
E si chiede se sia successo qualcosa nelle stanze a noi negate.
Sia come sia fra Napoli e Inter già ci sono 6 punti di distanza. E già si scommette sul panettone di Chivu.