Nadal: «Io, Federer e Djokovic non potevamo rilassarci. Mi allenavo per migliorare, ma guardavo anche i miei rivali»
A The Athletic: «Quando sono iniziati gli infortuni, ho perso fiducia e questo ha fatto la differenza. Sinner e Alcaraz possono ancora migliorare, Carlos sbaglia ancora un po' troppo».

Parigi (Francia) 05/06/2022 - finale Roland Garros / Nadal-Ruud / foto Imago/Image Sport nella foto: Rafael Nadal ONLY ITALY
L’ex tennista Rafa Nadal ha rilasciato un’intervista a The Athletic dopo il suo ritiro, avvenuto lo scorso anno.
Nadal: «Io, Federer e Djokovic non potevamo rilassarci. Mi allenavo per migliorare, ma guardavo anche i miei rivali»
Lo spagnolo ha rivelato di non aver più preso una racchetta in mano da quando si è ritirato:
«Prima di tutto perché dopo il mio ritiro, stavo molto male per un dolore al piede. Ho avuto grandi difficoltà a camminare per un mese. Mi piace il tennis, continuo a seguirlo, ma mi piacciono anche altre cose che sono oggi più importanti; voglio godermi questo momento della mia vita».
Sulla rivalità con Federer e Djokovic ha commentato:
«Non abbiamo mai avuto il tempo di rilassarci. Dovevamo spingere tutto il tempo ai limiti per competere in quell’epoca. Quando mi allenavo, mi allenavo per migliorare, ma allo stesso tempo, dovevo considerare i miei rivali. Per battere Djokovic avevo bisogno di essere più aggressivo e avere più qualità nel mio dritto. Questo era il mio obiettivo. Avere tennisti come Novak o Roger davanti ti fa capire chiaramente cosa devi fare per batterli. Il mio gioco era più simile a quello di Djokovic; era meglio di me sul cemento senza dubbio, ma fino al 2014 sono stato in grado di competere contro di lui. Poi, quando inizi ad avere problemi fisici, perdi un po’ di fiducia e l’impatto mentale ha fatto la differenza.»
Sulla finale del Roland Garros tra Sinner e Alcaraz, durata quasi cinque ore, Nadal ha commentato:
«La partita è stata incredibile. Per me, i primi tre set non sono stati di un tennis di alta qualità. Era una finale normale. Poi, il quarto e il quinto set sono stati super, un grande tennis ad alto livello. Jannik poi è stato sfortunato sui tre match point 0-40, penso non stesse giocando con la giusta determinazione. Ha giocato male nel momento in cui avrebbe dovuto approfittare, non aggressivo come prima. Nel complesso, la finale è stata indimenticabile. La fine della partita è stata una delle più emozionanti che ho visto e sono stato fortunato a vederla da casa come semplice spettatore.»
Ancora, sui due tennisti più forti al momento:
«Carlos è magico, è più imprevedibile, può giocare a un livello in cui probabilmente a volte Jannik non può. Ma allo stesso tempo, fa anche più errori. Carlos ha tutti i colpi, ma sbaglia a volte. Può migliorare ancora nel modo tattico di affrontare alcune partite; a volte sembra giochi solo per fare spettacolo, e non ne ha bisogno. Sono interessato all’evoluzione di entrambi, perché penso possano ancora migliorare tanto e sono bravi».