Il Liverpool ha inserito nella lista Champions il sedicenne Ngumoha, Chiesa escluso (Athletic)

L'ex Juve dovrà rinunciare a giocare la prima fase della competizione con la sua squadra. Tutti i nuovi acquisti dei Reds inseriti, tra cui anche Leoni.

Chiesa

Liverpool's Italian striker #14 Federico Chiesa celebrates scoring their third goal during the English Premier League football match between Liverpool and Bournemouth at Anfield in Liverpool, north west England on August 15, 2025. (Photo by Paul ELLIS / AFP) /

Arne Slot ha diramato la lista dei 22 giocatori del Liverpool per la Champions League e in essa c’è il sedicenne Rio Ngumoha, mentre è stato escluso Federico Chiesa.

Nella lista Champions del Liverpool non c’è Chiesa

The Athletic commenta la decisione del tecnico, facendo riferimento al regolamento della Uefa:

Slot ha scelto di escludere l’attaccante italiano Chiesa, che ha segnato nella vittoria in Premier League del Liverpool contro il Bournemouth il mese scorso. Le regole Uefa prevedono che i club possano nominare una squadra di massimo 25 giocatori per le loro competizioni. Otto di questi 25 devono essere “locali” e sono divisi in due categorie diverse: i giocatori formati dal club devono essere stati registrati per almeno tre stagioni in età compresa tra 15 e 21 anni, mentre i giocatori formati dal Paese devono essere stati registrati con un club dello stesso Paese per almeno tre stagioni di età compresa tra 15 e 21 anni. Ngumoha non conta come giocatore “allenato a livello locale” poiché era del Chelsea lo scorso anno. I giocatori più giovani sono spesso inseriti nella lista B, ma questo non è stato possibile per Ngumoha, che si è trasferito ad Anfield solo nel settembre 2024. La lista A comprende anche nuovi acquisti: Alexander Isak, Florian Wirtz, Hugo Ekitike, Jeremie Frimpong, Milos Kerkez, Giovanni Leoni, Giorgi Mamardashvili e Freddie Woodman.

Spopola tra i tifosi il coro per l’ex Juve

Questo quanto si legge su The Ahtletic:

“Il coro di Chiesa è diventato un punto fermo del repertorio di Anfield. Ha debuttato la scorsa stagione, ma è diventato sempre più popolare nei mesi successivi, raggiungendo l’apice venerdì scorso, quando Chiesa ha vissuto il suo momento migliore con la maglia del Liverpool segnando un gol decisivo contro il Bournemouth. Pochissimi cori calcistici vanno presi alla lettera eppure è difficile non prendere sul serio un coro se è stato concepito senza cura. Un giocatore acquistato da qualsiasi altro club avrebbe potuto ricevere un canto simile in suo onore e sarebbe andato bene. Ma non uno della Juventus, e per un’ottima ragione”.

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