Chivu ha idee parrocchiali. La propaganda sul Como di Fabregas ha incontrato la realtà (Damascelli)
Inter involuta e scontata, squadra sfinita e finita negli schemi. La Juventus ha preso Zhegrova che può dare fantasia ma non gioca da sette mesi

Db Charlotte (Stati Uniti) 30/06/2025 - FIFA Club World Cup / Inter-Fluminense / foto Daniele Buffa/Image Sport nella foto: Cristian Chivu
Chivu ha idee parrocchiali. La propaganda sul Como di Fabregas ha incontrato la realtà (Damascelli)
Il lunedì è il giorno dell’analisi di Tony Damascelli sul Giornale. Sempre da leggere, non è convenzionale e non fa inutili giri di parole per esprimere i concetti. Il barocco non gli piace.
Scrive Damascelli su Il Giornale:
Due turni, la pausa, una sola notizia: la Cremonese in testa con Napoli – Juventus Roma. Non c’è l’Inter, battuta dall’Udinese, idee parrocchiali di Chivu che manda dentro quattro attaccanti per risalire dallo svantaggio, squadra sfinita e finita negli schemi. Alibi zero, Udinese arroccata come ai bei tempi, l’Inter è decisamente involuta e scontata. Non un gran football quello della Juventus che ha vinto a Genova ma nella classifica contano i punti e non la forma per ottenerli, sta di fatto che Vlahovic ha restituito il respiro a Tudor, il tecnico croato ha insistito per oltre un’ora nella formazione sbagliata (David-Locatelli per oltre un’ora in campo). Il caso Vlahovic resta aperto, l’arrivo di Zhegrova può dare fantasia (ma il kosovaro non gioca da sette mesi, le visite mediche chiariranno dubbi).
La fiaba del Como e la propaganda pentole su Fabregas hanno incontrato la realtà del Bologna e di Orsolini che, essendo della stessa leva di Chiesa (‘97), ha realizzato in A 74 gol su 260 presenze, con Atalanta e Bologna, mentre l’attuale riserva del Liverpool, in 300 partite con Fiorentina e Juventus, si è fermato a 69. Questo sottolinea la fuffa del nostro football e la nazionale ne paga le conseguenze. Per l’appunto, buon viaggio a Rino Gattuso.
Chivu resta composto a ogni gol, sa anche di stare nella sua area tecnica, che differenza con Inzaghi (i precipitosi elogi di Repubblica)
Dopo il 5-0 dell’Inter al Torino, Repubblica si sofferma anche su un dettaglio che sembra irrilevante ma evidentemente così non è. Il quotidiano fa notare la compostezza di Chivu a ogni gol dei nerazzurri e la contrappone ai comportamenti che invece teneva il suo predecessore Inzaghi, anche per quel che riguarda la capacità di stare nell’area tecnica.
Scrive Repubblica con Franco Vanni
Ogni volta che la palla è finita in rete, è saltata all’occhio l’esultanza composta di Cristian in panchina, molto più pacato rispetto al suo predecessore nell’esprimere gioia e dolore. E capace di stare nella propria area tecnica, a tutto vantaggio del quarto uomo, il cui compito oggi è molto più semplice di quanto non lo fosse fino a tre mesi fa. La flemma di Chivu si è bene intonata al clima di San Siro, pieno — anche in curva — e solo a tratti silenzioso, nonostante lo sciopero del tifo indetto dai vertici della tifoseria organizzata nerazzurra, in protesta contro le restrizioni introdotte sulla scia dell’inchiesta “doppia curva” della procura di Milano. I capi ultrà avevano chiesto a chi occupa il secondo anello verde di non entrare allo stadio, invece il settore è stato riempito quasi del tutto, senza tamburi né bandiere ma pronto a esultare. E alla fine è stata festa.