Calzona: «Sono innamorato calcisticamente di De Bruyne, l’ho anche votato per il Pallone d’oro»

Alla Gazzetta: «E’ stato vibrante essere arrivato a Napoli, sono grato a De Laurentiis. Mi è stato offerto il rinnovo dalla Slovacchia, ma ho rinviato la decisione».

euro2024 Calzona

Dusseldorf (Germania) 21/06/2024 - Euro 2024 / Slovacchia-Ucraina / foto Imago/Image Sport nella foto: Francesco Calzona ONLY ITALY

L’ex allenatore del Napoli Francesco Calzona, ct della Slovacchia, ha rilasciato un’intervista alla Gazzetta dello Sport dove ha parlato della Nazionale e del suo passato in azzurro.

Calzona: «Ho votato De Bruyne per il Pallone d’oro, Conte è davanti a Chivu per tanti motivi»

Ma cosa avete combinato?

«Siamo riusciti a vivere una giornata indimenticabile e sono fiero di ciò che hanno fatto i ragazzi, battendo prima la Germania e poi anche il Lussemburgo. Con i tedeschi eravamo in emergenza, ce ne mancavano 5, ma la vittoria è il premio al sacrificio e alla organizzazione. Sarà una frase fatta: ma il lavoro paga».

Ha un contratto che scade a dicembre…

«E che si rinnova automaticamente se andiamo in America. Non facciamo previsioni, né calcoli. Mi è stato offerto il rinnovo dalla Federazione ma ho preferito rinviare la decisione. La Slovacchia mi ha aperto un orizzonte, proveremo a conquistarcelo. Consapevoli delle difficoltà. Ma abbiamo cuore e, me lo lasci dire, idee».

Da ieri ha un concorrente per la panchina, si chiama Marek Hamsik.

«Ha conseguito il titolo di allenatore Uefa Pro e non posso che essere felice. Marek è speciale per me».

Un Ct può tifare per la Serie A?

«È lecito, sì. E non ho mai nascosto che il Napoli rappresenti un sentimento. Però poi le analisi restano oneste, guai se non fosse così. E io dico Conte davanti a Chivu, per tanti motivi. Intanto, il miglior mercato lo ha fatto De Laurentiis, perché ha arricchito un organico prendendo ciò che serviva per essere grandi compiutamente».

Distanze accessibili?

«Certo. Sono vicine, perché l’Inter resta piena di talento. Ma gli anni cominciano a farsi sentire in vari calciatori. Manna ha acquistato, De Bruyne a parte, in prospettiva: si sta aprendo un altro ciclo, consegnato ad un allenatore che sa come si vince e che vorrà rifarlo».

De Bruyne e Modric cosa le suggeriscono?

«Calciatori stupendi, senza età. Ho avuto la fortuna di giocare contro De Bruyne: io di lui sono calcisticamente innamorato, l’ho votato anche per il pallone d’oro. La carriera di Modric parla per un fenomeno».

Ha mai pensato di essere arrivato a Napoli nel momento sbagliato?

«E’ stato vibrante esserci arrivato, emozioni che umanamente restano e di cui sono grato a De Laurentiis, sempre impeccabile nei miei confronti. Capita che una stagione vada storta, a lui – e dunque a me – è successo nel 2024. Non sarà stato un caso se gli acquisti di quel mercato, precedente al mio arrivo, siano stati tutti ceduti».

Comunque lasciò una squadra per niente male:

«Ma ne accaddero troppe in quei nove mesi, inclusi i miei. Certo, avevamo Kvara, Osimhen e Zielinski, altri ancora che avevano vinto lo scudetto, ma ci furono errori che compromisero l’evoluzione. Con Conte si è ripartiti benissimo, sono state create premesse per un Napoli che duri a lungo. Certo, ci sarà la Champions ora, partite ogni tre giorni, ma Conte sa come si fa e la struttura consente di variare».

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