Pogba, Giraud e Thauvin: per L’Equipe la Ligue 1 si fa bella con gli scarti della Serie A

In Francia gli ex campioni del mondo hanno un fascino indipendentemente dai risultati. Non stanno messi benissimo se sperano di vendere più abbonamenti tv così

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Db Torino 28/02/2023 - campionato di calcio serie A / Juventus-Torino / foto Daniele Buffa/Image Sport nella foto: Paul Pogba

Paul Pogba, Olivier Giroud e Florian Thauvin sono ex campioni del mondo. Sono stati in Italia e ora sono tornati nel campionato francese. Grazie a loro la Ligue 1 ritrova un po’ di splendore, scrive nel suo editoriale su L’Equipe Vincent Duluc. In pratica con tre scarti del campionato italiano, famoso ormai anche per essere una sorta di torneo di nicchia degli elefanti.

“Sono felicemente trentenni, e seminano la speranza che i bei tempi non siano ormai alle spalle. Se l’autunno riaggiusterà eternamente le promesse di agosto, la Ligue 1 non rischia di essere appesantita dall’inatteso arricchimento della sua soap opera: ha piuttosto bisogno di tutti i segnali, di tutti i volti, nuovi e vecchi, di tutte le voci e di tutti gli abbonamenti possibili a 14,99 euro al mese, al momento di cercare la fedeltà del pubblico imponendo una sesta emittente o co-emittente dal 2020 (Téléfoot, Canal+, Amazon Prime Video, beIN Sports, DAZN, Ligue 1+)”, scrive L’Equipe.

Certo non stanno messi benissimo, in Francia, se Pogba o Thauvin sono nomi che vendono abbonamenti. Ma, spiega L’Equipe, “i campioni del mondo sono diventati inseparabili nella felicità collettiva e nella vittoria, e molto dissociati dalle loro prestazioni, poiché a nessuno importa davvero che Bernard Diomède sia partito titolare in tre delle prime quattro partite del 1998, che Thauvin abbia giocato un solo minuto in Russia o che Giroud non abbia segnato un solo gol. Quando Pogba tornerà in competizione con il Monaco e il campionato francese vedrà un talento formidabile tornare calciatore, sedici campioni del mondo del 2018 avranno giocato in Ligue 1 dopo la loro gloriosa estate in Russia. Alla Ligue 1 non è dispiaciuto essere stata scelta perché non c’era di meglio altrove”.

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