Partite di Champions e dei campionati fuori dall’Europa? Ceferin: «Non credo sia una cosa buona»
Al Polìtico: «Un'eccezione va bene, ma in linea di principio le squadre europee dovrebbero giocare dove vivono i loro tifosi». Serie A e Liga hanno aperto sui campionati nazionali: «Non siamo contenti, ma legalmente non abbiamo margini»

Mg Madrid (Spagna) 01/06/2019 - finale Champions League / Tottenham-Liverpool / foto Matteo Gribaudi/Image Sport nella foto: Aleksander Ceferin
Si comincia a respirare aria di Champions League, e tra i vari temi al centro del dibattito c’è anche la possibilità di disputare match al di fuori dei confini del Vecchio Continente. L’idea ha generato pareri discordanti tra gli appassionati, ma cosa ne pensano i vertici della Uefa? Il presidente della massima istituzione calcistica europea, Aleksander Ceferin, si è soffermato sull’argomento ai microfoni di Político.
Champions League, partite in territori extra-europei? Il parere di Ceferin
Ceferin ha innanzitutto affermato che la Uefa sottoporrà la questione al vaglio dei principali organismi internazionali. Ma non perché sia favorevole alla novità, bensì per l’esatto contrario. «Apriremo questa discussione anche con la Fifa e con tutte le federazioni, perché non credo sia una buona cosa», ha dichiarato.
Ceferin ha fatto appello all’importanza culturale e sociale del calcio in Europa, ricordando che l’essenza di questo sport risiede nella vicinanza dei tifosi: «Beh, se è un’eccezione, va bene; se c’è una ragione, va bene. Ma, in linea di principio, le squadre europee dovrebbero giocare in Europa, perché i tifosi che le tifano vivono in Europa. È una grande tradizione».
Il manager di Lubiana ha inoltre espresso chiaramente il suo fastidio per l’apertura di Serie A e Liga ad una opzione del genere per quanto riguarda il campionato italiano e quello spagnolo. «Non siamo contenti, ma per quanto abbiamo verificato legalmente, non abbiamo molto margine di manovra se le federazioni sono d’accordo, ed entrambe le federazioni lo sono», ha ammesso Ceferin.
Infine ha concluso ribadendo un concetto espresso in precedenza: «Penso che, d’ora in poi, dovremo discuterne molto seriamente, perché il calcio dovrebbe essere giocato in Europa e i tifosi dovrebbero guardarlo a ‘casa’ loro. Non possono andare in Australia o negli Stati Uniti per vedere le loro squadre».