La Gazzetta prova a fare coraggio al Milan: “anche il Napoli da scudetto fu costruito last minute”
Fu l'umiliante sconfitta di Verona a dare l'accelerata decisiva per gli ultimi colpi di mercato: Lukaku fu preso anche senza accordo per Osimhen e poi McTominay

Db Milano 23/08/2025 - campionato di calcio serie A / Milan-Cremonese / foto Daniele Buffa/Image Sport nella foto: Massimiliano Allegri
La Gazzetta prova a fare coraggio al Milan: “anche il Napoli da scudetto fu costruito last minute”
Non è un bel momento per il Milan e non è un bel periodo per il calcio e l’editoria sportiva milanese. Brucia ancora, e tanto, lo scudetto perso nel finale dall’Inter contro il Napoli di Conte. Alla prima giornata la squadra di Allegri è stata battuta in casa 2-1 dalla Cremonese. Lo stato maggiore rossonero si è autoconvocato per un summit d’urgenza di mercato, la squadra va rinforzata altrimenti vivranno un altro anno buio. E allora, per cercare di tenere alto il morale delle truppe, che cosa si inventa la Gazzetta? Nella pagina dedicata al mercato rossonero, ricorda al Milan che anche il Napoli lo scorso anno partì male (sconfitta a Verona 3-0) e da lì ci fu l’accelerata per gli ultimi acquisti che poi si rivelarono decisivi. Su tutti: Lukaku e McTominay.
Ecco cosa scrive la Gazzetta:
Pure il Napoli da scudetto fu costruito last minute… (Gazzetta)
Roma non è stata costruita in un giorno, ma una settimana può bastare per stravolgere gli equilibri di un campionato. Un anno fa, il Napoli di Conte partì con una rovinosa caduta a Verona (3-0), che spinse il tecnico a parlare di vergogna. Ma quella umiliante sconfitta diede uno sprint alle trattative per rafforzare il gruppo azzurro. Manna e De Laurentiis chiusero subito per David Neres, poi nell’ultima settimana arrivano i veri fuochi d’artificio. Prima Romelu Lukaku, acquistato dal Chelsea per 30 milioni di euro nonostante non si riuscisse a trovare una soluzione per la cessione di Osimhen. Poi i colpi Scott McTominay e Billy Gilmour nell’ultima giornata, che cambiarono definitivamente le prospettive azzurre, oltre che la fisionomia della squadra.
Idee vincenti, soprattutto il coraggio di osare: perché Lukaku non era soltanto un esubero del Chelsea, era un giocatore che per molti non valeva più i soldi di un investimento importante. Per molti, non per Conte, che aveva messo Big Rom al centro del nuovo progetto sin dal giorno del suo insediamento. Ma il capolavoro di Manna, Conte e De Laurentiis è stato McTominay, strappato alla concorrenza dei club di Premier e senza avere la possibilità di offrire il palcoscenico della Champions. Ma un progetto ambizioso lo percepisci subito, e il Napoli di Conte era già una garanzia a livello internazionale. Scott ha fatto il resto: i gol scudetto, il premio di Mvp. Un nuovo Masaniello, capace di rivoluzionare la Serie A. E di riportare il Napoli sul tetto d’Italia.