Il Napoli in chiaroscuro a Sassuolo: palleggio ripetitivo, mancano le accelerazione e Lucca ha deluso (Corbo)

Su Repubblica. Lucca ha fatto poco per una prima punta, terminale di un gioco gestito da McTominay e De Bruyne. Politano sovraccaricato sulla destra

Napoli

Mg Reggio Emilia 23/08/2025 - campionato di calcio serie A / Sassuolo-Napoli / foto Matteo Gribaudi/Image Sport nella foto: Stanislav Lobotka

Il Napoli in chiaroscuro a Sassuolo: palleggio ripetitivo, mancano le accelerazione e Lucca ha deluso (Corbo)

Antonio Corbo su Repubblica Napoli riflette sulla prima di campionato giocata dal Napoli a Sassuolo:

Il Napoli di sabato era tutto in chiaroscuro.

Il successo perentorio è stato indiscusso. (…) Visto a Reggio Emilia, il Napoli è compatto ma senza il respiro prepotente della profondità, avanza sotto ritmo con un palleggio ripetitivo, accade quando manca chi sappia superare l’avversario diretto nell’uno contro uno, creando spazi e superiorità numerica. Gli slalom di Kavaratskelia sono tracce di memoria dello scudetto 2023.

Qualcosa creava da fermo Lukaku aprendo varchi con passaggi corti, era il perno dell’attacco, ma non c’è. Non ha entusiasmato Lucca, ex Udinese, giudicato molto generoso, tutto qui? Ma una fatica mai illuminante è la sua. Poco per una prima punta, terminale di un gioco gestito da campioni come McTominay e De Bruyne in preparazione, alimentato poi da due motori sempre accesi come Lobotka e Anguissa, signori del piccolo e grande spazio a centrocampo. Ne deriva un sovraccarico di lavoro per il mancino Politano che scavalla dalla destra, puntualmente stremato a metà gara e sostituito, ma anche la rinuncia al settore alto di sinistra.

Beukema: «al Napoli non puoi dire di no. Questa squadra è una religione»

«A questo club non puoi dire di no. Soprattutto adesso». Con queste parole, Sam Beukema racconta le prime emozioni da giocatore del Napoli in un’intervista esclusiva concessa al quotidiano olandese De Telegraaf. Il difensore, arrivato in questa finestra di mercato parla dei ricordi al Bologna, dell’accoglienza dei tifosi azzurri, della sua ammirazione per De Bruyne e dell’esempio di Ruud Krol. Di seguito l’intervista:
Beukema sul Napoli:
«A questo club non puoi dire di no. Soprattutto adesso. È campione, gioca la Champions e ha già preso Kevin De Bruyne. Dopo due anni in Italia so bene cosa rappresenta questa squadra. I tifosi sono ovunque, anche fuori dai confini. La cosa assurda è che non sono ancora stato in città. Appena arrivato siamo partiti subito per 25 giorni di ritiro. Siamo appena tornati. Non vedo l’ora di visitarla, deve essere incredibile. I miei genitori ci sono già stati. Mi hanno detto: questa squadra è una religione. E io non ho ancora giocato nemmeno una partita in casa».
Beukema prosegue: «Dove negli altri club tutto finisce, qui comincia. Davanti al cancello i tifosi si gettano letteralmente sotto le auto. Sono pronti a dare la vita per un autografo dei loro idoli. Due settimane fa eravamo in ritiro in Abruzzo, amichevole contro il Girona. Al mattino, dieci ore prima della partita, abbiamo fatto solo allenamento atletico, senza toccare il pallone. Eppure lo stadio di Castel di Sangro, a due ore da Napoli, era già pieno. La gente aveva paura di non trovare posto la sera. Devo assolutamente vedere il murale di Maradona e respirare l’atmosfera della città».
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