Il Congo sponsor del Barcellona è un caso diplomatico, il governo svedese: «speriamo che i nostri soldi non servano a questo»
Il ministro per la Cooperazione allo sviluppo: «i nostri aiuti vanno a pacchi alimentari, vaccini e libri. Sosteniamo il popolo congolese, non sponsorizzazioni di alto profilo»

Barcelona's Spanish forward #19 Lamine Yamal and teammates celebrate victory at the end of the Spanish league football match between FC Barcelona and Real Madrid CF at Estadi Olimpic Lluis Companys in Barcelona, on May 11, 2025. Barcelona won 4-3. (Photo by Josep LAGO / AFP)
Il Congo sponsor del Barcellona è un caso diplomatico, il governo svedese: «speriamo che i nostri soldi non servano a questo»
Il recente accordo di sponsorizzazione tra il Barcellona e il governo della Repubblica Democratica del Congo (Rdc) non ha sollevato solo dubbi nel mondo della finanza calcistica, ha anche provocato una precisazione diplomatica da parte della Svezia.
La scorsa settimana, il Barcellona ha confermato un accordo quadriennale con il governo congolese, che porterà nelle casse del club 10 milioni di euro netti l’anno fino al 2029. La partnership promette di “promuovere il calcio, la cultura sportiva e la pace” attraverso le accademie Barça e iniziative congiunte, tra cui la visibilità dello slogan “Rd Congo – Coeur de l’Afrique” (Cuore dell’Africa) sul retro della maglia. Tribuna.com riferisce la Svezia ha criticato l’accordo.
Svezia prende le distanze: «Nessun centesimo per sponsorizzare il Barcellona»
Come riportato da Tribuna.com, l’intesa ha suscitato reazioni anche fuori dal campo, soprattutto in Svezia, tra istituzioni e media: “La mossa ha attirato critiche e interrogativi proprio dalla Svezia, un Paese che destina quasi 300 milioni di euro l’anno in aiuti umanitari al Congo tramite le Nazioni Unite.
Il ministro svedese per la Cooperazione allo Sviluppo, Benjamin Dousa, ha voluto subito tracciare una netta distinzione tra gli intenti del proprio governo e questa sponsorizzazione calcistica. In un’intervista rilasciata al quotidiano svedese Sportbladet, ha dichiarato: «Voglio sottolineare che non un solo centesimo svedese dovrebbe essere speso per queste priorità. I nostri aiuti vanno a pacchi alimentari, vaccini e libri. Speriamo che i soldi svedesi non vengano usati per pagare priorità come la partnership con il Barcellona».
Il messaggio è chiaro: la Svezia sostiene il popolo congolese attraverso sforzi umanitari, non sponsorizzazioni ad alto profilo con club calcistici europei.”
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Non si tratta solo di calcio
Come evidenzia Tribuna.com, il dibattito va oltre il calcio: “La dichiarazione arriva in un momento in cui crescono le preoccupazioni sul fatto che i fondi pubblici dei Paesi in via di sviluppo vengano dirottati dai servizi essenziali verso partnership di marketing con club sportivi d’élite. La Svezia, uno dei maggiori donatori alla Rdc tramite le Nazioni Unite, vuole evitare di essere associata a questo tipo di decisioni.
Nonostante la controversia, l’accordo tra Barça e Congo non si limita al branding sulle maglie. Sono previsti programmi sportivi giovanili nel paese africano per calcio, futsal, basket e pallamano, oltre alla creazione di una “Casa del Congo” all’interno del futuro Espai Barça (il progetto di ampliamento e ristrutturazione degli impianti sportivi del Barcellona,ndr), pensata per valorizzare la cultura congolese.
Altri club, come Ac Milan e As Monaco, hanno anch’essi rapporti di collaborazione col Congo. Tuttavia, i riflettori restano puntati sul Barcellona, soprattutto in considerazione della fragilità finanziaria del club e della sua dipendenza da iniezioni di capitale esterne per rispettare i vincoli di fair play finanziario imposti dalla Liga.”