Il Como raccontato dagli Hartono: hanno i soldi del Psg ma hanno scelto un business basato sulla filosofia asiatica
Una parola d'ordine è: non forzare. Fabregas è rimasto perché il Como è una società con piani sportivi di lungo termine mentre l'Inter un club con obiettivi finanziari di breve termine (è un fondo)

Db Como 27/07/2025 - amichevole / Como-Ajax / foto Daniele Buffa/Image Sport nella foto: Mirwan Suwarso
Il Como raccontato dagli Hartono: i cinque principi del Kaizen e il business basato sulla filosofia asiatica
“Kaizen” La Storia Degli Hartono
C’è una parola giapponese per lo più sconosciuta ai non nippofili. È il concetto di Kaizen. I cinque principi del Kaizen sono: (1) conosci bene il tuo cliente, (2) non forzare, “let it flow” (3) osserva di persona (4) coinvolgi e valorizza le persone e (5) comunica con chiarezza.
Ho ascoltato Armand Hartono – il figlio dei proprietari del Como – parlare dell’approccio manageriale all’interno delle sue società. Ho anche parlato con lui del Como, anche se per correttezza non posso raccontare nessun dettaglio che non sia pubblico.
Gli Hartono sono una delle famiglie più ricche dell’Indonesia. La loro fortuna è stimata intorno ai 40 miliardi. Gli Hartono in realtà sono di etnia cinese – parte di una comunità molto radicata nel paese che è soprattutto dedita al business (la politica è appannaggio delle famiglie di religione musulmana).
Quando ho chiesto ad Hartono se stesse costruendo un Como da Champions, la sua risposta è stata molto diplomatica. Gli ho dato del “bugiardo” – scherzando – ma credo che lui fosse sincero (“non forzare”)
Hartono ha acquistato il Como raccogliendo l’appello disperato del Comune che cercava un compratore, con la squadra in serie D e lo stadio abbandonato. La cifra, per quello che so, è superiore ai 200mila euro, ma ha poca importanza. (“Osserva con i tuoi occhi”)
Gli Hartono avevano un piano a lungo termine. Facendo leva sulla loro potenza finanziaria (senza sperperare denaro), ma anche su un network internazionale di conoscenze (l’ex giocatore Nba Steve Nash, per esempio) e sull’appeal del Lago di Como tra i vip (molti dei quali hanno una villa nei dintorni). “Conosci bene il tuo cliente.”
In Cesc Fabregas, gli Hartono hanno trovato la persona ideale. Latino, quindi con grande conoscenza e affinità umana con gli italiani. Con enorme esperienza e contatti nel campionato inglese e – più in generale – con la capacità di scovare talenti. “Coinvolgi e valorizza le persone.”
Il Como e il rifiuto di Fabregas all’Inter raccontato dai giornali italiani
Quest’estate, il Como si è preso le prime pagine dei giornali per il rifiuto di lasciare andare Fabregas all’Inter. I giornali italiani, che vivono nel cretaceo (o almeno fingono di viverci), pensavano che l’Inter (squadra grande) potesse andare dal Como (squadra piccola) e che il Como non potesse dire di no. Una volta, era così. I ricconi presidenti dei grandi club andavano dai presidenti meno ricchi, facendo leva su potere e prestigio, oltre che sui soldi, si facevano dare giocatori e allenatori.
Le cose, in realtà, sono cambiate da tempo, anche se la Gazzetta non se n’è accorta. L’Inter è una società con obiettivi finanziari di breve termine (è un fondo). Il Como è una società con piani sportivi di lungo termine. Per intenderci, tra le altre cose, Fabregas è azionista della società, come Thierry Henry.
Prevedibilmente (per chi segue il mondo), Fabragas ha rifiutato l’Inter. Hartono ha comunicato il rifiuto con chiarezza, in modo molto non-italiano, reiterando l’importanza del progetto a lungo termine. (“Comunica con chiarezza”)
Hartono, con un patrimonio di 40 miliardi, poteva fare molto più in fretta – come i sauditi o gli sceicchi di Parigi, che hanno speso molto e rapidamente. Invece, hanno intessuto relazioni (per esempio, con il Real Madrid, rifiutando 70 milioni per Nico Paz), migliorando anno per anno senza forzare (“lascia scorrere…”).
Sono entrati in punta di piedi, adattandosi alla cultura italiana ma gestendo il business con una filosofia puramente asiatica. A modo loro – in modo diverso da De Laurentiis – hanno “disrupted,” scioccando un sistema che alla base si sta rinnovando rapidamente, ma che la classe politica e i media italiani continuano a guardare con una lente da anni 80-90 (spingendo i tifosi a fare altrettanto).
Semplificare, agire e comunicare con chiarezza, non forzare, scegliere le persone giuste. E, ovviamente, investire soldi quando serve, e in modo sensato (contrariamente a quello che scrivono in Italia, gli Hartono sono celebri per la loro parsimonia). Quest’anno, hanno serie possibilità di andare in Europa. Ma anche se non dovesse succedere, la traiettoria del Como – e del calcio italiano – è segnata.