Cara Dazn, perché dobbiamo sorbirci i primi 50-60 secondi degli highlights intrisi di nulla con commenti filosofici?
Che cosa vi spinge a infliggere questa tortura ai vostri affezionati clienti che in fondo vorrebbero solo vedere le azioni più importanti?

Db Torino 24/09/2023 - campionato di calcio serie A / Torino-Roma / foto Daniele Buffa/Image Sport nella foto: Dazn
Cara Dazn, perché i primi 50 secondi degli highlights sono sul nulla, tra i commenti filosofici e l’ingresso in campo?
“La più consistente scoperta che ho fatto pochi giorni dopo aver compiuto 65 anni, è che non posso più perdere tempo a fare cose che non mi va di fare”.
Ora, senza raggiungere le vette della maestosità di Jep Gambardella, giunge un momento nella vita in cui non riesci più ad accettare passivamente le assurdità in cui pure ti imbatti da tempo.
È, ad esempio, il caso degli highlights della Serie A che Dazn propone ai suoi abbonati. Gli highlights, lo sappiamo, sono i “servizi filmati” di un tempo, le sintesi con le azioni migliori delle partite. Dovrebbero essere un condensato dei match di Serie A. I gol, i quasi gol, magari le azioni più belle, le parate più spettacolari e via discorrendo.
Quel che non comprendiamo è perché ogni volta almeno i primi 50 secondi siano dedicati ad altro. Passi per lo spot pubblicitario d’ordinanza che dura all’incirca venti secondi. Poi si passa ad almeno trenta secondi di nulla.
In Genoa-Lecce vediamo l’arbitro Farina porgere il pallone a un bambino comprensibilmente felice. Poi, stacco sulla curva genoana. Quindi l’ingresso in campo delle squadre. Mixato con altre immagini dei tifosi, mentre in sottofondo il telecronista di turno ci ammorba col suo commento filosofico da due soldi (ci perdoni eh, capiamo la diretta però ri-propinarcelo per gli highliths ci sembra sadismo).
I commenti filosofici che Dazn propina ai suoi clienti
Ve lo riportiamo integralmente:
“Ogni inizio ha il suo fascino, si porta dietro i ricordi più o meno lontani, in un attimo ti catapulta nella realtà che vivrai proiettato verso il futuro. E che bella cosa è questa, se ci pensate. L’inizio di un nuovo campionato è così, mixi tutto: il passato, il presente, e quel che vorresti fosse l’avvenire. Quando si ricomincia, per noi è come se fosse Capodanno. Oggi comincia ufficialmente la Serie A 25-26. Buon pomeriggio…”.
Ma non è finita. Stacco su un altro bimbo orgoglioso che depone il pallone sul dischetto del calcio d’inizio.
La prima azione comincia al 59esimo secondo. Siamo stati prigionieri del nulla per 58 secondi. Perché?
Sarebbe interessante proporvi tutti i commenti filosofici. Non escludiamo di farlo prossimamente.
Intanto vi facciamo una rassegna di tutto il tempo perso highlight(s) per highlight(s).
Juventus-Parma: la prima azione comincia dopo un minuto e 15 secondi di nulla filosofico.
Atalanta-Pisa: ci ammorbano per appena 40 secondi.
Como-Lazio: la sintesi comincia al secondo 51.
Cagliari-Fiorentina: l’attesa dura 46 secondi.
Milan-Cremonese: il pallone si vede al secondo 56, ragionevole però mostrare l’ovazione per Massimiliano Allegri (a inizio partita ovviamente).
Roma-Bologna: l’introduzione dura 51 secondi.
Sassuolo-Napoli: i secondi di nulla sono 70. Dietro solo a Juventus-Parma.
Ora noi vorremmo porre una domanda a Dazn. Poiché siamo tra i non molti a pagare l’abbonamento, perché infliggerci questa tortura? Il sadismo sul cliente è l’ultima trovata commerciale di cui non eravamo ancora a conoscenza?