Sinner, Djokovic, Draper e ora Alcaraz: i top 10 del tennis saltano il Masters 1000 di Toronto
Lo spagnolo ha problemi muscolari. Tornerà in campo insieme a Sinner a Cincinnati, il torneo prima dell'Us Open.

Londra 13/07/2025 - finale Wimbledon foto Imago/Image Sport nella foto: Jannik Sinner-Carlos Alcaraz ONLY ITALY
Dopo Jannik Sinner, Novak Djokovic e Jack Draper, anche Carlos Alcaraz ha dato forfait per il Masters 1000 di Toronto, che si terrà dal 26 luglio al 7 agosto.
Alcaraz dà forfait per il Masters 1000 di Toronto
Il tennista spagnolo lo ha annunciato da poche ore con un tweet:
Dopo molte settimane consecutive di competizioni senza pausa, non potrò giocare a Toronto quest’anno. Ho alcuni piccoli problemi muscolari e ho bisogno di recuperare fisicamente e mentalmente per ciò che mi aspetta. Al torneo e ai miei fan in Canada, mi dispiace molto. Ci vediamo l’anno prossimo.
After many consecutive weeks of competition without rest, I will not be able to play in Toronto this year. I have small muscles issues and I need to recover physically and mentally for what comes next. To the tournament and to my fans in Canada I am very sorry, I will see you…
— Carlos Alcaraz (@carlosalcaraz) July 21, 2025
Con lui, anche Sinner tornerà in campo a Cincinnati, prima degli Us Open.
Sinner e Alcaraz come Ivan Drago e Rocky; ci abbiamo messo un po’ a cambiare eroe
Il Corriere dell’Alto Adige scrive: «Alcaraz guascone e gagliardo, Sinner educato ed elegante, un moro e un rosso, un torello e uno spilungone. Non si vince in un modo solo, i campioni lo sanno e anche per questo si temono e si studiano. Solo che stavolta l’italiano, il nostro, quello che tifiamo e abbiamo imparato ad amare, è un tipo nuovo, un modello che agli occhi del Paese è a tutti gli effetti un unicum. Noi siamo quelli del talento arruffone, che urlano e vengono fuori dalla fossa un attimo prima che venga rinchiusa, irregolari e incostanti. Di certo non gli imperturbabili che fanno in silenzio sempre la cosa giusta al momento giusto. Ed ecco perché l’italianissimo Sinner, lontano dall’Alto Adige, ci ha messo un po’ a fare breccia. Per qualcuno era un po’ come tifare Ivan Drago contro Rocky Balboa, provare simpatia per Iceman prima che per Maverick. Non è stato amore a prima vista e Alcaraz non è mai diventato il nemico antipatico. Oggi possiamo dire che l’Italia impazzisce per il suo campione».