Il mistero del Gps e il camionista che non si trova: i dubbi sull’incidente di Diogo Jota (Mundo)

Continuano le indagini: si cerca di capire se davvero sia scoppiata una gomma, e di rintracciare i testimoni

diogo jota

Ci Napoli 07/09/2022 - Champions League / Napoli-Liverpool / foto Carmelo Imbesi/Image Sport nella foto: Diogo Jota-Alessio Zerbin

“Una sbandata di circa 50 metri nella corsia di sinistra dell’autostrada A-52 al chilometro 63,300. Poco più avanti, sullo spartitraffico centrale, 100 metri quadrati di superficie bruciata, decine di metri di guardrail aggrovigliati e numerosi pezzi di una Lamborghini Huracán, già recuperati dal servizio di manutenzione dell’autostrada che collega Pontevedra a Benavente”. El Mundo torna sulle indagini dell’incidente che ha ucciso Diogo Jota e suo fratello André Silva. Si cerca di capire cosa sia successo davvero. Non è scontato, e ci sono molti soldi di risarcimenti vari in ballo.

La Brigata Stradale della Guardia Civil di Zamora, la squadra incaricata delle indagini sull’incidente, per ora punta all’alta velocità della Lamborghini e resta il dubbio dello scoppio dello penumatico. Ma l’incendio ha notevolmente ostacolato il loro lavoro, scrive El Mundo. Ha distrutto prove che avrebbero potuto accelerare le indagini, che saranno trasmesse al tribunale esclusivo di Puebla de Sanabria.

“Uno degli aspetti più dolorosi è stata l’identificazione dei corpi da parte dei familiari attraverso gli effetti personali. Grazie agli anelli e ad altre prove, è stato possibile concludere che il conducente del veicolo era Diogo Jota. Un altro fattore è stata la decomposizione degli pneumatici, un elemento chiave per determinare se uno di loro avesse causato l’incidente. A quanto pare, questo slittamento o i segni del battistrada indicherebbero che uno dei due avesse avuto un problema. Proprio questo segno indica anche la “velocità eccessiva”: la lunghezza della frenata, circa 50 metri, e l’impossibilità di controllare il veicolo dopo la frenata, nonché la successiva collisione. La Guardia Civil è convinta che l’auto fosse dotata di un Gps integrato, come molte auto di lusso, per determinare in modo affidabile la velocità a cui viaggiavano i giocatori al momento dell’incidente”.

Il Comando di Zamora peraltro non è ancora riuscito a identificare testimoni, nemmeno l’autista del camion che ha registrato il video che mostra l’auto in fiamme poco dopo l’incidente. La rapida diffusione virale del video sta rendendo molto difficile raggiungere la fonte per intervistare l’autista e gli occupanti degli altri veicoli ripresi nei 25 secondi che sono già stati visualizzati da centinaia di milioni di persone.

La Lamborghini incidentata secondo il Mundo apparteneva a una società di autonoleggio di lusso di Barcellona. Si trattava di un’auto con targa spagnola e volante sul lato sinistro. La questione di fondo riguarda la durata del contratto, se la responsabilità della manutenzione delle ruote dell’auto ricadesse maggiormente sull’azienda o sugli utenti, e quanto questi fattori siano stati rilevanti nell’incidente.

“Una volta completata e presentata la relazione, e dopo essere stata sottoposta a revisione giudiziaria, verrà determinata l’entità del risarcimento. Questo terrà conto del mancato guadagno, in particolare derivante dallo stipendio del calciatore del Liverpool Diogo Jota, che ammonta a circa sette milioni di euro all’anno. Tuttavia, il club inglese, in un gesto di buona volontà, ha deciso di pagare integralmente alla famiglia del giocatore i restanti due anni di contratto”.

Correlate