Il miliardo di Puma al City vale molto di più: è un avvertimento alla Premier (Guardian)

Dice: visto quanto valiamo? Non abbiamo bisogno degli sponsor di Stato.... E poi "il contratto contiene clausole che danno a Puma la possibilità di estendere la partnership ben oltre il miliardo"

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Manchester City's Spanish manager Pep Guardiola smokes a cigar as he attends an event for fans with members of the Manchester City football team following an open-top bus parade through Manchester, north-west England on May 23, 2022, to celebrate winning the 2021-22 Premier League title. Manchester City's latest Premier League title triumph established the champions as a burgeoning dynasty. City's fourth title in five seasons is arguably the greatest achievement of Guardiola's glittering career as he found a way to hold off Liverpool's relentless challenge by one point. (Photo by Oli SCARFF / AFP)

Un miliardo, o anima del Purgatorio. Il miliardo di sterline che Puma pagherà in dieci al Manchester City come sponsor tecnico vale in verità molto di più. Più soldi veri e anche solo minacciati. Per il Guardian è un avvertimento alla Premier: ecco quanto siamo potenti, mica abbiamo bisogno dei contratti di Stato che ci avete bloccato…

Tanto per cominciare secondo quanto appreso dal Guardian, l’accordo decennale da 1 miliardo di sterline, “contiene clausole che danno al produttore tedesco di abbigliamento sportivo la possibilità di estendere la partnership ben oltre tale importo; tuttavia, l’aspetto più significativo per il City potrebbe essere ciò che l’approvazione e l’enorme impegno finanziario di Puma dicono ai marchi indipendenti e alla Premier League sul valore del club”.

La Premier League ha accusato due volte il City di aver utilizzato società collegate per gonfiare artificialmente il valore dei ricavi derivanti dalle sponsorizzazioni. Ha bloccato gli accordi proposti con Etihad Airways e First Abu Dhabi Bank nel 2023, innescando un’aspra battaglia legale che è ancora in corso.

“Si tratta di un affare enorme per il City, in termini di ciò che dice sulle dimensioni del club e sulla sua capacità di attrarre sponsor indipendenti”, ha dichiarato al Guardian un dirigente di un altro club. “Il City ha presentato due ricorsi legali alle regole APT della Premier League dopo che due accordi di sponsorizzazione sono stati bloccati. Ma forse quegli accordi non erano sopravvalutati, dopotutto?

Prima Puma pagava al City 65 milioni l’anno. Il passaggio a 100, quasi il doppio “non riflette le recenti vendite di merchandising del City”, scrive il Guardian, “che secondo i dati raccolti dalla Uefa, hanno generato 69 milioni di sterline lo scorso anno, poco più della metà dei ricavi generati da Manchester United e Liverpool, e molto al di sotto del leader mondiale, il Real Madrid, i cui ricavi da merchandising sono stati di 170 milioni di sterline”.

“La strategia di Puma si basa sulla presenza di un numero ridotto di club iconici, quindi il Manchester City rientra in questo profilo”, ha dichiarato al Guardian Ricardo Fort, ex responsabile delle sponsorizzazioni di Coca-Cola e Visa, ora a capo di una propria società di consulenza.

Per l’esperto di branding Marcel Knobil di BrandGuru, la partnership ha senso. “I marchi vogliono essere associati al successo e il Manchester City può vantare un record che nessun altro club ha raggiunto”. Il club ha anche un proprietario estremamente ricco alle spalle, il che fornirà una certa sicurezza per il futuro di Puma. Gli sponsor delle divise vogliono che le squadre siano sia vincenti che piene di stelle, e solo chi ha un portafoglio ricco può assicurarsi quest’ultima possibilità”.

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