Fognini annuncia il ritiro: «La sconfitta-vittoria con Alcaraz a Wimbledon è l’addio perfetto»

"Ho giocato nell'era di Djokovic, Nadal e Federer. I migliori giocatori. Potevo fare di più, ma sono stato fortunato a vivere questa era"

Fognini

Winner Spain's Carlos Alcaraz (L) hugs Italy's Fabio Fognini (R) at the end of their men's singles first round tennis match on the first day of the 2025 Wimbledon Championships at The All England Lawn Tennis and Croquet Club in Wimbledon, southwest London, on June 30, 2025. (Photo by HENRY NICHOLLS / AFP) / RESTRICTED TO EDITORIAL USE

“Ho avuto modo di rifletterci con la mia famiglia, qui a Wimbledon. Questo è il miglior modo di dire addio”. Così, con una conferenza stampa da Wimbledon, Fabio Fognini annuncia il suo addio al tennis.

“Gli ultimi anni della carriera sono stati difficili, è arrivato il momento di essere onesto con me stesso. Dopo la partita con Alcaraz non voglio tornare indietro. Ho avuto dei cali nel ranking. Amo questo sport e la motivazione è ancora alta, il tennis mi ha accompagnato per tutta la vita. Ho tanti bei ricordi che conservo nel cuore, qualcosa di speciale. Questo giorno, però, sapevo che sarebbe arrivato”.

“Questo sport mi ha accompagnato per tutta la vita e continuerà a farlo. Conserverò per sempre tantissimi bei ricordi. Ho giocato nell’era di Djokovic, Nadal e Federer. I migliori giocatori. Sono stato fortunato a vivere questa era. L’obiettivo era ritirarmi a Monte-Carlo l’anno prossimo, ma la vita è così. Sono felice di dire addio in questo momento. Non parteciperò ad altri tornei, lascio oggi”.

“La notte prima del match con Alcaraz, il mio desiderio era divertirmi e giocare il miglior tennis possibile. Tutti gli elementi mi hanno portato a questa decisione. Ho sofferto tanto a causa degli infortuni degli ultimi anni. Dopo grandi infortuni, alla mia età, diventa sempre più difficile. Credo che questa sia la migliore decisione che io possa prendere. Ho giocato nel campo più importante al mondo, è l’addio perfetto”.

“Ho fatto questo lavoro per 20 anni e non so fare altro. Potevo fare di più. Non è semplice, la vita è un cerchio che si chiude. Ci vogliono anche i cosiddetti attributi per dire basta prima che il mio corpo non ne potesse più. Contro Alcaraz dopo due set ero morto. Penso che sia stata una sconfitta-vittoria che non sono mai riuscito a vivere così intensamente. E’ stata bella la fine, la maniera in cui sono uscito dal Centrale, gli applausi negli spogliatoi, davanti alla mia famiglia, vale più del miglior torneo vinto”.

I miei tre match migliori? Con Alcaraz qui a Wimbledon, con Murray in Coppa Davis e con Nadal a Monte Carlo”.

“È stata una bella corsa. In venti anni dentro al circuito ho avuto la fortuna di giocare contro i più forti della storia, contro i due giocatori più forti del presente e di giocare una partita con Alcaraz in maniera inaspettata. È stato tutto bello. Mi mancherà un po’ la competizione, un po’ meno la routine. Sono entrato in punta di piedi ed esco a testa alta con una sconfitta-vittoria sul Centrale di Wimbledon che per il Fabio Fognini ragazzino, ad Arma di Taggia, è una cosa bellissima”.

“Consigli ai più giovani? Serve tanta dedizione e sacrificio, ma anche tanta pazienza. Arrivare a essere professionisti in qualsiasi sport non è facile. Per questa voglia e dedizione devo ringraziare chi ha creduto in me sin da subito. Tutti i maestri che mi hanno seguito da piccolino. Dicevo sempre le cose come stavano. Ho sbagliato, ma fa parte di un percorso molto lungo. Ci sono state più salite che discese. Ci sono degli obiettivi: a volte puoi raggiungerli, altre devi voltare pagina. Oggi sono qui per andare punto e a capo. Inizia una nuova vita fuori dal campo. Sono disposto a dare consigli a chi vorrà, ascoltando anche le cose brutte. Dire le cose come stanno porta a volte allo scontro, ma si esce più forti. Questo lo devo a mio padre, molto diretto e senza peli sulla lingua”.

Fognini chiude la carriera con un bilancio di 425 vittorie e 396 sconfitte (più 130 vittorie e 80 sconfitte a livello Challenger). Nove titolo Atp in carriera. Il più importante nel 2019, a Monte-Carlo. Ha vinto uno Slam, gli Us Open, in doppio. E’ stato numero 9 del mondo. Un campione.

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