Ancelotti condannato a un anno di carcere per frode fiscale (pena sospesa, multa di 386mila euro)

È stato assolto per una annualità, condannato per l'altra. L'accusa aveva chiesto quattro anni.

Ancelotti Real

Db Madrid (Spagna) 05/11/2024 - Champions League / Real Madrid-Milan / foto Daniele Buffa/Image Sport nella foto: Carlo Ancelotti

Carlo Ancelotti è stato condannato ad un anno di carcere per una frode fiscale risalente al 2014.

Ancelotti condannato a un anno per frode fiscale. L’accusa aveva chiesto quattro anni. La pena sarà sospesa in quanto il tecnico non ha precedenti penali. È stato assolto per una annualità, condannato per l’altra.

Il quotidiano spagnolo Diario As scrive:

L’ex allenatore italiano del Real Madrid Carlo Ancelotti è stato condannato a un anno di carcere per un reato contro il Tesoro pubblico relativo all’anno fiscale 2014, mentre è stato assolto da un altro simile relativo al 2015.

Fonti legali hanno informato che la sezione 30 del Tribunale provinciale di Madrid lo condanna, in relazione alla frode del 2014, anche a una multa di 386.361, 93 euro e alla perdita della possibilità di ottenere aiuti pubblici o sussidi e il diritto di godere di benefici fiscali o incentivi o sicurezza sociale per tre anni.

Sebbene sia stato assolto da una presunta frode fiscale sul reddito personale nel 2015, la corte stabilisce che la responsabilità civile derivante dalla sanzione è dichiarata a favore del Tesoro pubblico per un importo di 386.361, 93 euro.

La Procura ha accusato l’ex allenatore del Real Madrid di aver frodato la borsa pubblica di 1.062.079 euro negli anni fiscali del 2014 (386.361 euro) e del 2015 (675.718 euro) durante la prima fase in cui l’italiano ha allenato il Real Madrid.

Durante il processo, tenutosi il 2 e 3 aprile all’Audiencia di Madrid, Ancelotti ha detto di non aver mai pensato di frodare il Tesoro e di aver fatto ciò che il club e i suoi consulenti gli hanno detto, ha chiesto la sua assoluzione e, se condannato, ha chiesto che gli vengano applicate le circostanze attenuanti del risarcimento del danno, avendo saldato il debito datato dicembre 2021 e di indebiti ritardi. 

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Ancelotti porta il Brasile al Mondiale: «Migliorati in difesa? Beh sono italiano»

Mentre la Nazionale italiana arranca nel buio e addirittura sembra che si sia promessa a Gattuso, il calcio altrove è una cosa seria e in Brasile hanno corteggiato per un anno Carlo Ancelotti e alla fine lo hanno portato sulla panchina della Seleçao. La Nazionale verdeor era in crisi, sono bastate due partite con Ancelotti alla guida e il Mondiale è cosa fatta. La qualificazione è stata raggiunta stanotte con la vittoria per 1-0 (ma il dominio è stato più netto) sul Paraguay che era avanti in classifica. Adesso il Brasile lo ha scavalcato ed è secondo a pari punti con l’Ecuador. Il gol vittoria è stato segnato da Vinicius. Rispetto alla prima partita, formazione nettamente più offensiva col 4-2-4, in campo Raphinha, Martinelli, Cunha e Vinicius.

A fine match, hanno chiesto ad Ancelotti della maggiore solidità difensiva della squadra e lui con nonchalance da trapattoniano ha risposto: «Beh, sono italiano». Ha elogiato la mediana composta da Casemiro e Bruno Guimarães, così come Vinicius Júnior e Raphinha. Non ha chiuso le porte a Neymar: «È venuto a trovarci in albergo prima della partita. Neymar può giocare in qualsiasi parte del campo. Ci sono una settantina di giocatori da osservare per il Mondiale 2026. Non abbiamo ancora una lista definitiva di 25 o 26 giocatori». Ancelotti ha così festeggiato nel migliore dei modi il suo compleanno numero 66.

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