Allegri: «Lo scudetto si vince con la difesa. Le altre offerte? Quella del Milan era la migliore»

La presentazione al Milan: "Sono cambiato in questi anni. Il nostro obiettivo è la Champions. Gioco male? La cosa importante sono sempre i risultati"

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Db Torino 07/04/2024 - campionato di calcio serie A / Juventus-Fiorentina / foto Daniele Buffa/Image Sport nella foto: Massimiliano Allegri

E’ tornato, Allegri. Quello che ha vinto un sacco, ma che “gioca male”… “Non mi stanca e ci gioco sopra, la cosa importante sono sempre i risultati”, risponde lui alla prima conferenza stampa da allenatore del Milan. “Faccio un esempio: quando Cristiano Ronaldo ci fece gol in rovesciata, nessuno si ricorda come l’azione iniziò. Il pubblico viene allo stadio per vedere i gesti tecnici: ecco perché serve giocare tecnicamente bene mettendoli nelle migliori condizioni”.

Era dato da tutti sulla panchina del Napoli se Conte avesse lasciato. Lui dribbla la domanda: “Altre offerte? La più importante per me è stata il Milan, quindi sono contento ed entusiasta di essere qui”.

Poi via al programma: “Bisogna divertirsi con grinta vincendo, penso che sia un mix da seguire – è la sua nuova vecchia ricetta –  Facciamo un lavoro meraviglioso, ma come tutti i lavori vanno fatti con grande passione. Quando abbiamo la palla dovremo attaccare bene e viceversa senza non dovremo prendere gol. Il calcio ha due fasi di gioco”.

“Il Napoli è la favorita ma anche Inter, Juventus, Atalanta, Roma e Lazio. Non è facile arrivare tra le prime quattro. Quello che è stato l’anno scorso non posso giudicarlo. Prima diventiamo squadra e prima riusciamo a fare risultati. Ho visto ragazzi disponibili e attenti, oggi s’inizia a lavorare e sono molto fiducioso. Io devo prendere il meglio dell’anno scorso: non c’è bisogno di una rivoluzione, ma dobbiamo lavorare con ordine. E Tare prenderà le giuste opportunità dal mercato”.

“Ibra non l’ho ancora visto ma ci siamo sentiti. Lui insieme agli altri mi aveva regalato il primo scudetto, ora ha iniziato una carriera diversa come consulente della proprietà. Theo ha fatto una scelta diversa, è un grandissimo giocatore e gli auguro le migliori fortune”.

Puntare lo scudetto è un proclama che serve solo alla stampa. Al Milan tutti dobbiamo avere l’ambizione di ottenere il massimo, il campo e soprattutto il campionato lo diranno. Tutte le domeniche si gioca per ottenere i tre punti e avere una posizione di alta classifica. Ma di questo ne riparleremo a marzo: prima si dovrà costruire tutto”.

“Avevo i capelli… Sono cambiato grazie alle esperienze. Non penso che i giovani siano più o meno bravi degli anziani, semplicemente tutto passa dalle esperienze. Tra un mese faccio 58 anni: rispetto al primo Milan sono una persona completamente diversa. Sono stato molto fortunato: gli anni al Milan mi hanno insegnato molto, quelli alla Juve mi hanno insegnato altro. Da qui deriva il mio bagaglio di esperienza che dovrò ancora incrementare: dentro al lavoro si può sempre migliorare. Il giorno che non si migliora più, si peggiora”

“Non sono un amante delle statistiche, ma da alcuni numeri non si può scappare: negli ultimi campionati solo uno non è stato vinto dalla miglior difesa, era la Juve di Sarri. Fin da bambino mi hanno insegnato che a fare la differenza sono proprio le difese”.

“Non è questione di ‘corto muso’, l’obiettivo di tutti è quello di partire e lavorare bene per riportare il Milan in Europa preferibilmente in Champions. Dovremo averlo tutti in testa. Ci si può arrivare solamente col lavoro quotidiano e il miglioramento di tutti, me compreso”.

“Penso sia difficile spiegare il calcio. In Serie B lo Spezia ha giocato i playoff e l’anno prima i playout. Non c’è una spiegazione e non spetta a me parlare dell’anno scorso. Ho solo guardato qualche partita, mi diverto a seguire il calcio. Oggi inizia una nuova stagione e dobbiamo concentrarci su questo. L’anno scorso il Milan ha vinto un trofeo, ha perso una finale e ha giocato grandi partite. Io partirò da questo, perché significa che il valore dei giocatori c’è. Dovremo lavorare tutti insieme anche chi fa parte di Milanello per arrivare al massimo dei risultati. Il Milan deve avere l’ambizione di avere sempre il massimo e mai accontentarsi. In campionato dovremo viaggiare a velocità di crociera: per raggiungere certi risultati serve un tetto di punti”.

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