Messi ha fatto innamorare Miami del calcio, anche le partite senza di lui vanno sold out (Athletic)
Al Mondiale per club i match con più spettatori sono stati Bayern-Boca e Real-Al Hilal. Prima in città gli sport prediletti erano baseball, atletica e boxe.

Atlanta 19/06/2025 - FIFA Club World Cup / Inter Miami-Porto / foto Imago/Image Sport nella foto: Lionel Messi ONLY ITALY
A Miami sono tutti impazziti per il calcio e Leo Messi da quando è arrivato. Ma durerà quest’effetto di euforia anche quando l’argentino si ritirerà?
Messi ha fatto innamorare Miami del calcio. Ma durerà?
The Athletic scrive:
Lionel Messi ha reso Miami la nuova capitale del calcio americano. Ma quanto durerà? Il Mondiale per club è arrivato a Miami quest’estate. La Coppa del Mondo è la prossima competizione .Messi non gira ovunque a Miami. Gioca e si allena nella periferia di Fort Lauderdale; in città si può andare in giro per ore senza vederlo — a parte, ogni tanto, su imponenti cartelloni autostradali. Per quanto riguarda gli stadi semivuoti, l’Hard Rock da 65.000 posti ha fatto una media di 60.000 persone nelle prime due settimane del torneo. Alcuni di questi erano dovuti all’effetto Messi. Non è un caso che la Fifa abbia scelto l’Inter Miami nel match di apertura. Il record, tuttavia, c’è stato per la partita Bayern Monaco-Boca Juniors, evidenziando (come anche Real Madrid-Al Hilal), che c’è un mercato calcistico a Miami che non dipende totalmente da Messi. Il giornalista e scrittore Joan Didion ha evidenziato, infatti, che Miami non è una città statunitense, ma una “capitale latina”. La Fifa e Messi hanno reso Miami la capitale del calcio d’America, qualcosa su cui Seattle, Los Angeles, Atlanta e St. Louis sono ancora indietro, ma il potenziale di crescita è notevole.
Oltre la metà della popolazione di Miami è nata all’estero e lo spagnolo è la lingua madre; storicamente la popolazione proveniva da Cuba. Si presumeva che i cubani fossero interessati al baseball, all’atletica leggera e alla boxe: non al calcio. Quando nel 1970 furono mostrate foto di ricognizione dei campi da calcio a Cienfuegos, l’allora consigliere per la sicurezza nazionale degli Stati Uniti, Henry Kissinger, chiese di vedere immediatamente il presidente Richard Nixon: «Quei campi di calcio potrebbero significare guerra. I cubani giocano a baseball, i russi giocano a calcio». Eppure, Cuba aveva mandato una squadra alla Coppa del Mondo del 1938, dove batté la Romania nei tempi supplementari e raggiunse i quarti di finale. Più recentemente, Miami è diventata un paradiso per i ricchi dell’America Latina. È una città che pullula di persone per le quali il calcio è lo sport primario. Ma non è detto che siano tutti argentini o tutti fan di Messi; 240mila persone sono colombiane, hanno invaso l’Hard Rock Stadium nella finale di Copa America della scorsa estate contro l’Argentina.
E la rosa dell’Inter Miami sembra riflettere ciò. Conclude Athletic:
La rosa dell’Inter Miami è stata costruita per rappresentare la città, ma anche il Sud America: Benjamin Cremaschi è nato e cresciuto a Miami, figlio di genitori argentini; Telasco Segovia è venezuelano; Luis Suarez e Maximiliano Falcon sono uruguaiani, Leo Afonso è brasiliano, David Martinez è paraguaiano e Allen Obando è ecuadoriano. Questo rende il club non solo una squadra d’America, ma delle Americhe. Il potere di Messi non è da sottovalutare: i ricavi sono triplicati da quando è arrivato, le richieste allo stadio anche nei match in trasferta. E allora perché il nuovo stadio che l’Inter Miami sta costruendo avrà solo una capacità di 25mila posti? Forse riflette anche la realtà: Messi ha 38 anni, il ritiro è sempre più vicino. Chi comprerà le maglie dell’Inter Miami senza di lui? Chi comprerà i biglietti per lo stadio? La speranza è che l’effetto Messi abbia un’eredità. Che la città, come desidera Infantino, si candidi a principale destinazione calcistica.