La Fifa accantona i messaggi contro il razzismo, Infantino non vuole far arrabbiare Trump (Times)
È cambiato il vento. Athletic scrive che il materiale per le campagne al Mondiale per club era pronto, ma non l'hanno utilizzato

FIFA president Gianni Infantino gives US President Donald Trump a soccer ball to autograph during a signing ceremony after a state dinner with Qatar's Emir Sheikh Tamim bin Hamad al-Thani at the Lusail Palace in Doha on May 14, 2025. (Photo by Brendan SMIALOWSKI / AFP) / ALTERNATE CROP
Dove sono finiti i messaggi anti-razzisti della Fifa? Ve lo ricordate il commovente discorso inaugurale di Infantino ai Mondiali in Qatar? È cambiato il vento: e la Fifa s’è girata dalla parte di Trump. “Nei suoi precedenti tornei, la Fifa ha condotto campagne antidiscriminazione e solo il mese scorso ha introdotto nuove regole più severe – ricorda il Times – Lo scorso anno, la Fifa ha anche introdotto il gesto delle braccia incrociate per i giocatori per segnalare di essere stati presi di mira da insulti razzisti”. Ma al Mondiale per club è un tema inesistente.
Piara Powar, direttrice esecutiva dell’organismo calcistico antidiscriminazione Fare, dice che la Fifa non vuole promuovere questi messaggi per timore che possano indispettire Donald Trump, “Per noi è abbastanza chiaro che questo non sta accadendo: abbiamo persone presenti al torneo e abbiamo notato l’assenza di messaggi. Sappiamo cosa ci aspetta con Donald Trump, ma ciò che è stato molto deludente è il modo in cui la Fifa ha abbandonato la questione senza alcun riconoscimento o spiegazione delle realtà politiche. Dovrebbero spiegarci le ragioni”.
Athletic ha rivelato che il materiale promozionale per le campagne “no razzismo” e “no discriminazione” della Fifa era stato preparato, ma non è stato utilizzato.