Infantino, non ti atteggiare: il Mondiale per Club non l’hai inventato tu. Nel 1951 lo vinse il Palmeiras
Lo racconta Süddeutsche. Il Palmeiras lo vinse in finale sulla Juventus (altra finale persa). Il club brasiliano condusse una battaglia legale con la Fifa e la vinse. Solo Infantino fa finta di niente

FIFA President Gianni Infantino looks on as he attends the swimming events during the Paris 2024 Olympic Games at the Paris La Defense Arena in Nanterre, west of Paris, on August 2, 2024. (Photo by Oli SCARFF / AFP)
Infantino, non ti atteggiare: il Mondiale per Club non l’hai inventato tu. Nel 1951 lo vinse il Palmeiras
Se dici “Infantino” i giornali tedeschi si illuminano d’immenso. Hanno una – sanissima – passione per le ombre del presidente della Fifa. Oggi la Süddeutsche Zeitung gli rinfaccia la storia del calcio: no, non l’ha inventato lui il Mondiale per Club. Esisteva già. E nel 1951 la prima edizione l’ha vinta il Palmeiras. In finale con la Juventus (ebbene sì, hanno perso un’altra finale). Ci sono i documenti che attestano l’ufficialità dell’evento, peraltro vidimati in passato proprio dalla Fifa per ben due volte. “La storia non si può cancellare”, dice al giornale tedesco la presidentessa Leila Pereira, altro gran personaggio venuto fuori da questo Mondiale americano.
“Per noi e per chiunque conosca la storia del calcio, il Palmeiras è, sì, campione del mondo”, dice Pereira rendendo implicito che evidentemente Infantino finge di non conoscerla questa storia. Sulle maglie verdi del Palmeiras campeggia una stella rossa a cinque punte svetta sopra lo stemma. La stella simboleggia la vittoria nella Copa Rio del 1951, il torneo ufficialmente noto come “Torneio Internacional de Clubes Campeões” (Torneo Internazionale per Club Campioni).
Ma è una storia che contrasta, scrive la SZ, con la narrazione della Fifa, “e in particolare del suo presidente autocratico. Non è un caso che abbia avuto il suo nome inciso due volte sul bizzarro trofeo che verrà consegnato il 13 luglio nel New Jersey e che sembra uno specchio per un narcisista. Ed è stato celebrato con una scritta non proprio discreta per aver ispirato “una nuova era” e aver stabilito “l’apice delle competizioni per club”. È stato un “Big Bang” nella storia del calcio, ha detto”.
Un comunicato stampa della Fifa aveva ri-scatenato il dibattito e una certa indignazione in Brasile. In un documento pdf inviato ai club partecipanti, la Fifa aveva riclassificato il titolo del Palmeiras del 1951 e le Coppe Intercontinentali disputate dal 1960 in poi sotto la voce “Coppe Interconfederali”. Si sono incazzati tutti, e la Fifa ha dovuto ritirare il documento.
Fernando Galuppo, storico dell’Università di San Paolo racconta alla Süddeutsche che “fin dalla fondazione, la Fifa si sforzava di organizzare una competizione internazionale per club. La scomodità degli spostamenti all’inizio del XX secolo portò a un ritardo decennale. Solo dopo la traumatica sconfitta del Brasile ai Mondiali del 1950 nella sua patria – il leggendario “Maracanaço”, la sconfitta del Brasile contro i campioni del mondo dell’Uruguay – l’idea tornò sul tavolo. E fu attuata: su richiesta della Federcalcio brasiliana, con l’autorizzazione della Fifa”.
“Otto squadre parteciparono al torneo di Rio: oltre al Palmeiras, in qualità di padrone di casa a San Paolo, il Vasco da Gama (Rio de Janeiro), la Juventus, l’Austria Vienna, il Nacional de Montevideo, lo Sporting Lisbona, il Nizza e la Stella Rossa di Belgrado. Con palloni e regole Fifa, il torneo fu supervisionato dallo stesso Comitato Esecutivo Fifa che aveva già supervisionato la Coppa del Mondo in Brasile nel 1950″. La rigiocarono pure nel 1952, e vinse il Fluminense di Rio. Dopo di che, il torneo entrò in “ibernazione”.
Quando intorno al 2000, la Fifa tirò fuori di nuovo l’idea, il Palmeiras compilò un dossier rilegato di 122 pagine per dimostrare che la Copa Rio del 1951 dovesse essere considerata la prima Coppa del Mondo per club. “La Fifa reagì tardi. Ma reagì”. “Dopo un’indagine approfondita, siamo lieti di annunciare che la Fifa concorda con la vostra proposta di accettare la Copa Rio del 1951 come prima Coppa del Mondo per Club ufficiale“, scrisse il Segretario Generale Urs Linsi a Ricardo Teixeira il 9 marzo 2007.
Non bastasse, il 7 giugno 2014, il Comitato Esecutivo della Fifa si riunì a San Paolo e accolse di nuovo la richiesta della Federazione calcistica brasiliana di riconoscere la Copa Rio, “vinta dal Palmeiras nel 1951”, come “prima competizione calcistica mondiale”. Il giornale tedesco pubblica pure le foto dei documenti controfirmati.
L’unico a negarlo, o a sperare che questa storia fosse ormai dimenticata, è appunto Infantino. La Süddeutsche infierisce: “i certificati Fifa non valgono più nulla? E se sì, perché? Perché Infantino vuole essere visto a tutti i costi come l’artefice di un “Big Bang” che in realtà è accaduto decenni prima – e ha portato a un torneo con partite a gironi e a eliminazione diretta, come lo conosciamo oggi?”.