Fifa sotto esame per il Mondiale 2026: si prospetta un notevole aumento di anidride carbonica (Guardian)
Stimate circa 3,7 milioni di tonnellate di CO2 generate, dati i numerosi spostamenti tra Usa, Canada e Messico dei 48 Paesi partecipanti.

FIFA president Gianni Infantino gives US President Donald Trump a soccer ball to autograph during a signing ceremony after a state dinner with Qatar's Emir Sheikh Tamim bin Hamad al-Thani at the Lusail Palace in Doha on May 14, 2025. (Photo by Brendan SMIALOWSKI / AFP) / ALTERNATE CROP
Che impatto avrà il Mondiale 2026 negli Stati Uniti dal punto di vista climatico? La Fifa è sotto esame per l’aumento di anidride carbonica provocato dai diversi spostamenti nelle aree geografiche e che metterebbe in serio pericolo gli ambiziosi obiettivi sul clima promossi dagli Stati Uniti.
Per il Mondiale 2026 si prospetta un notevole aumento di anidride carbonica
Il Guardian scrive:
Con l’avvicinarsi della Coppa del Mondo della prossima estate, crescono le preoccupazioni per le condizioni di vita e la sostenibilità ambientale. Saranno sedici le città che ospiteranno la competizione tra Stati Uniti, Canada e Messico, con 48 nazioni coinvolte. Sarà un torneo di una portata senza precedenti sia in termini di numero di squadre, sia per la vasta estensione geografica che coprirà. Entrambi questi fattori portano tuttavia a notevoli preoccupazioni ambientali, in particolare per quanto riguarda la quantità di anidride carbonica e l’efficacia delle proposte della Fifa. L’ente ha presentato un rapporto sulla strategia climatica nel 2021 in risposta alle crescenti preoccupazioni ambientali, lanciando la sua iniziativa alla Conferenza delle Nazioni Unite sui cambiamenti climatici (Cop26) di quell’anno. Nel piano, la Fifa si è impegnata a ridurre le emissioni di CO2 del 50% entro il 2030 e raggiungere emissioni nette pari a zero entro il 2040. La strategia comprendeva misure quali la promozione di infrastrutture sostenibili, il miglioramento dell’efficienza energetica e l’incoraggiamento dell’uso delle energie rinnovabili. Inoltre, comprendeva anche una discreta quantità di compensazione del carbonio. Tuttavia, è stato sostenuto dai critici che tutto ciò manca di trasparenza e potrebbe non essere efficace nel mitigare l’impatto ambientale del torneo.
Per la Coppa del Mondo 2022 in Qatar sono state sollevate diverse denunce da gruppi di ambientalisti in cinque diversi Paesi. Viene quindi il dubbio di certe affermazioni che la Fifa ha fatto sul Mondiale 2026. Il torneo sarà caratterizzato da 80 partite, distribuite nei tre Paesi ospitanti. La massiccia diffusione geografica richiederà ampi viaggi aerei per squadre e tifosi, contribuendo a notevoli emissioni di anidride carbonica. L’evento genererà circa 3,7 milioni di tonnellate di CO2, la quantità più alta mai registrata in una Coppa del Mondo. Al contrario, ad esempio, l’approccio della Uefa a Euro 2024 in Germania, che ha offerto un modello più sostenibile. Il torneo ha implementato tecnologie ad alta efficienza energetica e promosso il trasporto pubblico per tifosi e squadre; queste misure hanno portato a una riduzione del 21% delle emissioni di CO2 rispetto alle previsioni iniziali. Inoltre, la Uefa ha istituito un Fondo per il clima da 7 milioni di euro per sostenere progetti infrastrutturali sostenibili. Il Mondiale 2026 sarà quindi “il torneo dei record”, ma avrà anche un’emissione di anidride carbonica da record. Il modo in cui la Fifa affronterà il problema, determinerà la credibilità dei suoi obiettivi green.