È la seconda volta che Simone Inzaghi getta uno scudetto (la Gazzetta è impietosa)

Se vincerà la Champions, verrà beatificato. Se la Champions gli sfuggirà, il “crucifige” sarà inevitabile. Scudetto quasi regalato al Napoli

Inzaghi Inter

Inter Milan's Italian coach Simone Inzaghi reacts before the Italian Serie A football match between Inter Milan and Roma at the San Siro stadium in Milan on April 27, 2025. (Photo by Piero CRUCIATTI / AFP)

È la seconda volta che Simone Inzaghi getta uno scudetto (la Gazzetta è impietosa)

Manca ancora una giornata ma sono già cominciati i processi a Simone Inzaghi che con la sua Inter sta per buttare via il secondo scudetto in quattro anni.

Scrive la Gazzetta:

È la seconda volta che Simone Inzaghi getta uno scudetto, la prima nel 2022 in favore del Milan. Inzaghi ha davanti sé un futuro immediato estremo: bianco o nero, tutto o niente. Se vincerà la Champions, verrà beatificato. Se la Champions gli sfuggirà, il “crucifige” sarà inevitabile. Il rammarico per questo titolo quasi regalato al Napoli è forte. L’Inter si è fatta male da sola più volte: a Pasqua contro il Bologna al Dall’Ara; in casa contro la Roma; ieri contro la Lazio. Sarebbero bastati due punti in più all’interno di questo trittico per uno scudetto che dal punto di vista tecnico sarebbe stato (o sarebbe) legittimo per la superiorità dimostrata. Se però i conti non tornano, se lo scudetto lo vincerà il Napoli, vorrà dire che sono stati commessi tanti errori: per faciloneria, per presunzione, perché si è deciso di puntare tutte le “fiches” sulla Champions. 

La sicumera di Marotta prima che Inzaghi gli negasse lo scudetto

Prima della sfida contro la Lazio il presidente dell’Inter, Marotta ha rilasciato alcune dichiarazioni ai microfoni di Dazn

«Ci giochiamo una partita difficile, che può aprirci una porta bella e serena come quella di un eventuale scudetto. I nostri calciatori sono cresciuti tanto in questi anni, anche a livello di gestione delle pressioni fisiche e mentali. Questo sarà propedeutico in vista della finale di Champions. Lo slogan è “ci siamo e ci siamo arrivati per merito”, quindi sta a noi decidere il nostro destino»

Parole di Conte sullo scrivere la storia?
«
Sicuramente scrivere la storia in Europa è la ciliegina che manca a tanti di noi, me su tutti. Un qualcosa di straordinario che difficilmente si ripete, poi in tre anni abbiamo fatto due finali ed è un record ma va suggellato con la vittoria».

Beppe Marotta, ai microfoni di Sky Sport, anticipa l’importanza del match.

Il finale di campionato è cambiato, come cambiano le sensazioni? Quale voglia c’è di vivere questa serata e può andare diversamente rispetto al 2022?
«Erano diversi anni che non si viveva un rush finale di questa natura, questo depone a favore dell’imprevedibilità del calcio. Noi abbiamo uno scoglio da superare, poi dobbiamo attendere cosa succederà  a Parma. Siamo abituati a convivere con questa tensione e questa atmosfera particolare, ma è tutta energia positiva. È un segnale di crescita da parte del gruppo».

Ritrovare una partita così importante è positivo o negativo in vista della finale Champions?
«Non deve essere un impegno stressante, credo che questo gruppo sia cresciuto molto e sa rendere la giusta dimensione per questo tipo di partita. All’inizio del ciclo si viveva una partecipazione stressante da gestire, ma ora i giocatori sono maturati a tal punto da gestire la pressione di questo tipo di partite e diventa propedeutico a quello che accadrà  tra 15 giorni».

Correlate