De Laurentiis è cambiato: non ci sarà un nuovo Garcia se Conte toglierà il disturbo (Il Giornale)

Dopo la sbornia, è cambiato. Ha preso Conte, è rimasto in disparte. Per il futuro non c'è da temere, ha capito la lezione

Garcia Napoli Mazzarri De Laurentiis

Ci Salerno 04/11/2023 - campionato di calcio serie A / Salernitana-Napoli / foto Carmelo Imbesi/Image Sport nella foto: Rudi Garcia

De Laurentiis è cambiato: non ci sarà un nuovo Garcia se Conte toglierà il disturbo (Il Giornale)

Il Giornale, con Davide Pisoni, scrive di quanto è cambiato De Laurentiis rispetto allo scorso anno, rispetto alla sbornia post-scudetto.

Scrive Il Giornale:

Il regista non può che essere Aurelio De Laurentiis. Non è una pellicola urlata come ci si aspetterebbe dal personaggio, vulcanico, istrionico. Piuttosto siamo alle prese con una sorta di film muto. Probabilmente figlio anche della stagione da incubo che ha intervallato i due titoli. Perché nell’estate del 2023, quando Spalletti e Giuntoli salutarono Napoli, Adl pensò di poter bastare a se stesso, di essere lui il Napoli: società, squadra, dirigenti. Tutto riassunto in Aurelio. La scelta di Antonio Conte nel giugno dello scorso anno fu il primo segnale di un sincero ravvedimento aureliano.

De Laurentiis non ha battuto ciglio e si è messo se non un passo indietro quantomeno di lato all’ex tecnico tra le altre di Juve, Italia e Inter. Mai in prima nella linea nella polemica, nella dialettica per infiammare e tenere alta la tensione. A dettare i tempi è sempre stato solo Conte.

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Ora c’è il rischio che Antonio Conte tolga il disturbo, un déjà vu, di cui Napoli farebbe volentieri a meno. Ma non sarebbe più un salto nel buio. De Laurentiis ha capito la lezione. Un altro Garcia non si dovrebbe più vedere all’ombra del Vesuvio. Perché c’è un nuovo presidente Aurelio.

De Laurentiis sul futuro di Conte: «Gli allenatori non bisogna obbligarli anche se esistono contratti di ferro»

Il presidente del Napoli, Aurelio De Laurentiis, ha rilasciato alcune dichiarazioni dopo la vittoria contro il Cagliari e soprattuto la vittoria del quarto scudetto.

Ne avete vinti due negli ultimi tre anni

«Non era facile, ma quando ho conosciuto Conte alle Maldive e siamo stati a nuotare insieme mi ha subito colpito la sua vitalità e Los corso novembre ho cercato di portarlo al Napoli subito, ma lui molto professionalmente mi ha risposto “Aurelio non abbiamo fato la squadra insieme, fammi venire a giugno perché così faremo qualcosa di importante e lui ce l’ha fatta».

Bellissimo abbraccio tra di voi, ora l’obiettivo è farlo rimanere al Napoli

«Mai dire mai, gli allenatori hanno una loro personalità che va rispettata e non bisogna mai obbligarli anche se esistono dei contratti di vero, Napoli e Napoli e merita rispetto e secondo me se uno vuole mettersi a disposizione in maniera straordinaria come lui ha fatto quest’anno welcome, siamo tutti quanti pronti come un grandissimo condottiero, perché l’anno prossimo mi farebbe molto piacere se lui si cimentasse con la Champions, perché la Champions è qualcosa di veramente importante, l’era anche prima ma oggi ancora di più».

Abbiamo raccolto il Napoli in tribunale, lo abbiamo portato a questi livelli, forse la gente se lo dimentica, io invece mi accorgo che i bambini oggi in maniera fiera indossano i colori del Napoli perché i bambini sono il nostro futuro, il nostro domani e il presente».

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