Da tempo Conte ha inoltrato la lista della spesa a De Laurentiis, per ora senza risposta (La Verità)

Il quotidiano: “la smentita di Oriali su Conte alla Juve non sposta i termini della questione. Ci mettiamo in modalità attesa. Allegri più aziendalista”

Conte

Ni Napoli 29/12/2024 - campionato di calcio serie A / Napoli-Venezia / foto Nicola Ianuale/Image Sport nella foto: Antonio Conte

Da tempo Conte ha inoltrato la lista della spesa a De Laurentiis, per ora senza risposta (La Verità)

Il quotidiano La Verità, con Giorgio Gandola, torna su Conte alla Juve e sulla frase di Oriali da loro riportata ieri e nel primo pomeriggio smentita dal braccio destro di Conte. La frase era “stavolta non posso seguirlo dove andrà” che avrebbe detto a Coverciano. La Verità ha collegato la frase alla Juventus di cui ormai parlano tutti come prossimo approdo del tecnico leccese. Oggi La Verità torna sull’argomento.

Se Conte è attratto dalle sirene juventine (dopo 13 anni da calciatore e 3 scudetti da allenatore quel mondo rimane casa sua), è evidente che Oriali non possa seguirlo. Si scinderebbe così un sodalizio fatto di stima e di empatia che ha portato i due a ottenere risultati di prestigio in Nazionale, all’Inter e adesso al Napoli. Il club è giustamente concentrato sulla trasferta di Parma e sull’ultima partita al Maradona contro il Cagliari, e ieri l’ufficio stampa ha smentito le parole del general manager («Oriali fa sapere di non aver mai pronunciato la frase»). Ci mettiamo in modalità «attesa».

L’atto è del tutto legittimo ma non sposta di un centimetro la questione Conte e il suo destino ipoteticamente lontano da Napoli nonostante i due anni di contratto ancora in essere. Il tecnico ha riportato il club in Champions League (60 milioni sicuri nelle casse di Aurelio De Laurentiis), può far impazzire di gioia la tifoseria più passionale d’Italia, ma non ha mai dimenticato la cessione di Khvicha Kvaratskhelia al Paris Saint Germain a gennaio, senza un adeguato sostituto nonostante la clamorosa plusvalenza di 67 milioni. Da tempo Conte ha inoltrato la lista della spesa al presidente, ricevendo prima il silenzio, poi la risposta sibillina: «Questo è un argomento di cui si parlerà a fine stagione».

«Lasciare lì qualcosa e andare via» (da canzone di Giorgio Gaber) è il tratto distintivo di uno dei pochi allenatori in grado di cambiare il destino di una squadra, come Al Pacino in Ogni maledetta domenica.

Il Napoli ha sondato Max Allegri, considerato più aziendalista anche nelle richieste.

Bargiggia non vedeva l’ora di attaccare Conte: “Allenatore da Medioevo”

Ieri sera, il Napoli ha frenato nella corsa scudetto pareggiando 2-2 in casa contro il Genoa. Gli azzurri si sono fatti raggiungere per ben due volte, dopo l’1-0 di Romelu Lukaku e il 2-1 di Giacomo Raspadori: qualcuno accusa Antonio Conte di aver avuto un atteggiamento troppo conservativo nel finale di gara (nella lente d’ingrandimento il cambio Billing-Raspadori). Ne è convinto il giornalista Paolo Bargiggia che notoriamente non ama Conte e non vedeva l’ora di poter finalmente attaccarlo. Lo ha fatto su “X“.

“Come nel Medioevo di un calcio che, per fortuna sta scomparendo, ci sono ancora gli allenatori che, in vantaggio e nel finale di partita, tolgono una punta e mettono un centrocampista o un difensore. Come nel Medioevo, come Conte”, ha scritto il noto giornalista.


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