Briatore: «Antonelli in macchina si trasforma e passa dall’essere un gattino a essere un leone»

A Sky Sport: «Non ho litigato con Oakes (ex team principal). Oggi sono i piloti a fare la differenza. Verstappen fa risultati incredibili anche senza la macchina migliore»

Briatore Napoli Alonso

Azerbaijan Grand Prix, Baku 22 - 25 June 2017 24.06.2017 - Flavio Briatore (ITA) PUBLICATIONxNOTxINxUK Azerbaijan Grand Prix Baku 22 25 June 2017 24 06 2017 Flavio Briatore ITA PUBLICATIONxNOTxINxUK

Flavio Briatore con le dimissioni di Oliver Oakes è diventato il nuovo Team Principal di Alpine. A due giorni dal Gran Premio di Imola, Briatore ha parlato ai microfoni di Sky Sport della sua nuova ‘missione’.

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Briatore: «Oggi sono i piloti a fare la differenza»

Dopo le dimissioni di Oliver Oakes è diventato il Team Principal ad interim di Alpine, cosa è successo? Se lo aspettava?
«Le sue dimissioni sono arrivate dopo Miami per un suo problema personale, quando sono arrivate anche io non me lo aspettavo. Ma non cambia nulla, è cambiato un po’ l’organigramma ma il resto uguale. Quando si è parlato di Team Principal, io devo vedere un po’ la situazione… ora prendo in mano il tutto ma sono abituato a farlo, non è il mio primo giorno di scuola (ride, ndr). Questo è un team coeso, si è detto che io avessi litigato con Oliver ma non è vero, abbiamo un bellissimo rapporto. Ora siamo a Imola ed è molto bello tornare in Italia dopo i tanti viaggi che abbiamo fatto».

Oltre al suo arrivo, c’è un’altra novità: avete cambiato pilota, è andato via Doohan ed è arrivato Franco Colapinto, ma a tempo determinato. Quante gare avrà a disposizione per dimostrare il suo valore?
«Devo dire che anche io mi aspettavo di più da Jack Doohan, forse ha bisogno di una pausa. Franco farà le gare che deve fare. Ho letto che avrà cinque gare a disposizione ma no, non c’è nessun limite alle sue gare. Deve andare forte, non sbattere e fare punti. Gli chiedo solo queste tre cose, non gliene chiedo dieci. Se le fa bene, guiderà per sempre».

Cosa pensa di Carlos Sainz (padre) candidato alla presidenza della Fia? Può essere la persona giusta?
«Io credo sia giusto che Carlos Sainz si candidi. È un personaggio serio, lo conosciamo tutti, ha vinto Mondiali e ora c’è anche il figlio che corre. Quello di Sainz per la Fia è un bel nome sicuramente».

Siamo a Imola e per Kimi Antonelli sarà la prima volta in Italia, come dovrà gestire la pressione?
«Antonelli sembra un ragazzino ma anche un vecchietto. È molto carino, ha un papà delizioso e gentilissimo, stanno sempre insieme. Kimi quando va in macchina si trasforma e passa dall’essere un gattino a essere un leone. Dei nuovi è quello che ha impressionato più di tutti. Aveva ragione Toto Wolff a tenerlo sempre con lui. Sono convinto che è il più forte dei rookie».

La stagione è già segnata? Vincerà la McLaren o gli altri possono raggiungere il team papaya?
«Hanno sicuramente lavorato bene. Ma sono anni che McLaren lavora con budget importanti e ora ha due piloti eccezionali. Sicuramente la loro macchina è la migliore in questo momento. E poi Piastri è fortissimo, è un pilota molto difficile da battere. Credo che di tanto in tanto potrà esserci uno sprazzo da parte della Mercedes o della Red Bull, che ha un pilota che fa la differenza. Con tante macchine vicine, in questo momento sono i piloti a fare la differenza. Il pilota più bravo è Verstappen, che fa risultati incredibili anche se non ha la macchina migliore».

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