Andrea Carnevale: «Mio padre ha ucciso mia madre e quindi voglio lanciare un messaggio: stop ai femminicidi»

L'ex calciatore del Napoli ha parlato a Repubblica a margine della presentazione del suo libro "Il destino di un bomber"

Carnevale

As Roma 13/04/2019 - campionato di calcio serie A / Roma-Udinese / foto Antonello Sammarco/Image Sport nella foto: Andrea Carnevale

Al ristorante D’Angelo Santa Caterina, in via Aniello Falcone, è stato presentato per la prima volta in città  “Il destino di un bomber”, autobiografia firmata da Andrea Carnevale insieme al giornalista e scrittore Giuseppe Sansonna.  A dialogare con lui, in una serata carica di memoria e riflessione, lo storico capitano del Napoli Bruscolotti, il giornalista Mimmo Malfitano de la Gazzetta dello Sport, e l’attore Gino Rivieccio.

Un racconto intenso, quello dell’ex attaccante del Napoli dei miracoli di Maradona, che rompe il silenzio dopo anni, portando alla luce ferite private come il dramma del femminicidio che ha colpito sua madre e momenti indelebili della sua carriera.

Carnevale ha rilasciato alcune battute a Repubblica: «Sono fiero ed orgoglioso di presentare per la prima volta a Napoli il mio libro. Parlo dei terribili anni della mia adolescenza. Mio padre ha ucciso mia madre, quando avevo 14 anni e quindi voglio lanciare un messaggio forte, al di là del calcio: stop ai femminicidi. Dobbiamo impegnarci tutti in prima linea. Personalmente vorrei fare anche qualcosa per i bambini, che poi pagano le conseguenze, come capitato a me, quando ero un ragazzo. Ovviamente racconto anche tanto calcio. Ho giocato con Maradona e con Zico»

Repubblica ha intervistato Andrea Carnevale questa mattina:

Nel Napoli attuale il condottiero è Conte. «Ha fatto un lavoro straordinario. Io credo che Antonio non si sia mai divertito così tanto: le sensazioni di Napoli sono uniche. L’ho visto molto emozionato alla parata di lunedì. Gran parte dello scudetto è merito suo, ha trasmesso una voglia matta di vincere».

Cosa farà secondo lei? «E’ combattuto. Credo che voglia garanzie per la prossima stagione. Poi ovviamente sono scelte professionali. Esprimo soltanto un mio parere».

Prego. «Sarebbe un peccato se andasse via dopo un anno. Ci sono tutti i presupposti per continuare a fare bene. Napoli trasmette un’ incredibile passione. Aspettiamo ovviamente la sua decisione. Ma vincere qui ha un sapore diverso»

Cosa inciderà? «E’ semplice: se gli fanno una squadra competitiva per la prossima stagione, sia per il campionato che per la Champions, resta e fa il protagonista»

 

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